Caso Eitan: il ricorso del nonno materno respinto dal Tribunale distrettuale di Tel Aviv

Il bambino non può ancora tornare a Travacò Siccomario (Pavia) dagli zii paterni: sospesa per una settimana l'esecutività della sentenza

Il Tribunale distrettuale di Tel Aviv ha respinto il ricorso presentato dai legali del nonno materno Shmuel Peleg contro la sentenza di primo grado favorevole ad Aya Biran (nella foto ANSA, ndr), zia paterna di Eitan, unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone nella quale ha perso i genitori, il fratellino di 2 anni e i bisnonni. “Eitan Biran – si legge nella sentenza, diffusa la sera di giovedì 11 novembre dai Biran – è stato rapito dall’Italia verso Israele e deve ritornare al suo abituale luogo di residenza in Italia”. Eitan, comunque, per il momento non può ancora tornare a Travacò Siccomario (Pavia) nella casa degli zii paterni dove ha vissuto sino allo scorso 11 settembre, prima di essere portato in aereo in Israele dal nonno Shmuel Peleg (sul quale pende ora una mandato di cattura internazionale della Procura di Pavia per rapimento, così come per l’autista israeliano di 50 anni che ha guidato la vettura con la quale il bambino è stato portato all’aeroporto di Lugano). La sentenza del tribunale distrettuale di Tel Aviv, che ha respinto il ricorso presentato da Shmuel Peleg, secondo quanto reso noto dai legali della famiglia Biran, sospende infatti per sette giorni la propria esecutività in vista di un possibile ricorso alla Corte Suprema da parte dei Peleg. E’ la stessa prassi applicata dopo la sentenza di primo grado che ha dato ragione ad Aya Biran.