Università di Pavia, un sostegno agli studenti per pagare gli affitti

L'Ateneo ha stanziato contributi per quasi 1 milione e seicentomila euro

Nella riunione tenutasi oggi, martedì 30 aprile, del consiglio di amministrazione dell’Università di Pavia sono state deliberate all’unanimità alcune misure economiche straordinarie a sostegno di quanti si trasferiscono in città per studiare. “L’obiettivo – sottolinea una nota – è quello di sostenere e valorizzare la vita universitaria in presenza, come momento di formazione, ma anche di crescita umana e sociale. Si tratta di contributi complessivi per quasi 1 milione e seicentomila euro che si aggiungono alle misure già in essere e che andranno direttamente alle studentesse e agli studenti iscritti all’Ateneo pavese”.

Un milione di euro è stato stanziato come contributo per il canone di locazione di quanti affitteranno casa a Pavia o nelle immediate vicinanze nel prossimo anno accademico 2024-2025. Potranno fare domanda non solo le matricole, ma gli studenti di tutti gli anni di corso con Isee familiare fino a 40mila euro. Il secondo intervento riguarda l’aumento (quasi il raddoppio) del fondo che, attraverso l’ EDiSU (l’Ente per il Diritto allo Studio Universitario), l’Università gestisce “per interventi speciali a fronte di sopraggiunte situazioni familiari di particolare gravità. Le richieste, documentate e giustificate, sono purtroppo in continua crescita e in tale modo si riuscirà meglio a soddisfarle”.

Infine, il terzo e ultimo intervento è a beneficio degli studenti di tutti i Collegi che siano idonei alla borsa di studio, ma che non abbiano ricevuto il beneficio nell’anno accademico 2023-2024: per loro si è stabilito di intervenire a supporto della copertura del costo d’alloggio.

“Si tratta di tre misure senz’altro impegnative dal punto di vista economico – ha spiegato il rettore Francesco Svelto in una lettera inviata a tutti gli studenti – ma che vanno a rafforzare una linea strategica prioritaria del nostro Ateneo: favorire in tutti i modi un reale accesso a una istruzione universitaria di alta qualità”.