La grande attualità di don Lorenzo Milani: a Pavia l’incontro di AC

Una Sala dell'Annunciata gremita ha ascoltato gli interventi del Vescovo Andrea Migliavacca e di Rosy Bindi

“Il pensiero di don Lorenzo Milani resta di grande attualità nell’Italia di oggi, dove si riscontra un tasso di diseguaglianza non più sopportabile a partire proprio dalla scuola che per lui rappresentava l’ ‘ottavo sacramento’ “. Lo ha sottolineato Rosy Bindi, ex ministro e presidente del comitato nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di don Lorenzo Milani, intervenendo nella serata di lunedì 9 ottobre nella Sala dell’Annunciata di Pavia gremita di pubblico (nella foto, ndr) ad un incontro organizzato dall’Azione Cattolica e dedicato al fondatore della scuola di Barbiana. “Siamo tra i Paesi europei con più casi di abbandoni scolastici, soprattutto da parte dei figli delle famiglie meno abbienti che frequentano istituti tecnici, e con meno laureati – ha aggiunto Bindi -. C’è chi pensa di mandare i genitori in prigione, se non fanno andare a scuola i loro figli: ma non è certamente questa la soluzione. Rileggere oggi don Milani significa dare una sveglia alla politica italiana”. La serata è stata coordinata da Carla Conti, presidente diocesana di AC, e Paolo Montagna. Dopo il saluto di Mons. Luigi Pedrini, vicario generale della Diocesi di Pavia, ha parlato Mons. Andrea Migliavacca, il Vescovo pavese della Diocesi di Arezzo, Cortona e Sansepolcro. “Don Milani è stato sale della terra, luce del mondo e vissuto del Vangelo – ha affermato il Vescovo Andrea -. Su di lui ha sicuramente influito la presenza di personaggi profetici nella Firenze della sua epoca: penso, tra gli altri, anche a Giorgio La Pira e David Maria Turoldo”.