Università di Pavia, oltre 1.800 domande di ammissione agli 11 Collegi pubblici dell’Edisu

L'incremento rispetto al 2022 è del 34 %

Sono state 1.813 le domande di ammissione presentate dalle future matricole dell’Università di Pavia per entrare negli 11 Collegi pubblici gestiti in città dal’Edisu. I posti disponibili sono circa 400. L’incremento rispetto al 2022 è del 34 %. La crescita è ancora più marcata se la si parametra con gli anni precedenti: +37% rispetto al 2021, +77% rispetto al 2020, +118% rispetto al 2019 e +271% rispetto al 2016. Particolarmente rilevante la percentuale di presenza femminile: 986 le domande presentate dalle studentesse (il 54.2%) e 827 quelle degli studenti. Successo confermato anche per i 90 posti che Edisu riserva anche quest’anno nei collegi alle studentesse che si iscrivono ai corsi scientifici Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics): le domande sono 319 a fronte delle 221 del 2022, delle 207 del 2021, e delle 140 del 2020.
«Il continuo incremento di studentesse e studenti che vogliono cogliere pienamente gli stimoli della vita in collegio è una notizia molto bella per l’Università di Pavia – commenta il rettore Francesco Svelto -. Il modello di città universitaria è, infatti, quello che perseguiamo con coerenza da diversi anni. Il numero di domande presentate, davvero importante, è peraltro coerente con l’aumento di immatricolazioni che stiamo registrando presso i nostri vari corsi di studio per il prossimo anno accademico».
«Quella dei collegi universitari pavesi è, nell’insieme, un’offerta unica in Italia, che garantisce le condizioni ottimali per una crescita personale e una carriera accademica di successo. – aggiunge il presidente di Edisu, Francesco Rigano –. Vivere gli anni degli studi universitari in collegio è anzitutto un’occasione di aggregazione civile, ma non soltanto. La comunità collegiale aiuta la formazione professionale, culturale e umana della persona. I collegi sono il motore anche di attività aggregative: attenzione all’inclusione, con la disponibilità di camere domotiche e il costante coordinamento con i servizi dell’Ateneo».