Respinto il ricorso del nonno materno, Eitan tornerà in Italia

Il verdetto definitivo della Corte Suprema israeliana. Ora si attende di nuovo il bambino a Travacò Siccomario (Pavia), nella casa degli zii paterni

La Corte Suprema israeliana ha rigettato il ricorso di Shmuel Peleg, nonno materno di Eitan, il bambino di 6 anni, unico superstite della tragedia della funivia del Mottarone del 23 maggio scorso nella quale ha perso i genitori, il fratellino di 2 anni e i bisnonni.. Lo rende noto la famiglia secondo cui il bambino torna ora in Italia come disposto dalle prime due sentenze israeliane. La decisione della Corte Suprema israeliana – di ben 17 pagine – stabilisce che Eitan “debba essere riportato in Italia non oltre il 12 dicembre”. Eitan quindi tornerà al più presto nella casa degli zii paterni a Travacò Siccomario (Pavia), dove aveva vissuto sino all’11 settembre scorso (nella foto la zia paterna Aya Biran, ndr) quando fu portato in Israele dal nonno materno Shmuel Peleg, indagato ora per rapimento dalla Procura di Pavia insieme alla nonna materna e a Gabriel Alon Abutbul (il soldato di un’agenzia di contractor che avrebbe aiutato il nonno di Eitan a rapire il nipote). Il giudice della Corte Suprema, Alex Stein, ha ricordato che il principio base della Convezione dell’Aja prevede “tolleranza zero verso i rapimenti ed evidenzia la necessità di una restituzione immediata”. “Non è discutibile – ha sottolineato – che il luogo normale di vita del minore sia in Italia dove ha trascorso quasi tutta la sua esistenza”. Nel frattempo, si è saputo che Gabriel Alon Abutbul, arrestato lo scorso 25 novembre su mandato d’arresto internazionale a Cipro, è stato scarcerato con obbligo di firma dai giudici ciprioti. Prossima udienza il 2 dicembre e la procedura sull’eventuale estradizione deve concludersi, a quanto si è saputo, in 60 giorni prorogabili di altri 30.