“Prima che…percorsi integrati psico pedagogici e laboratoriali”: una risposta concreta al disagio giovanile in provincia di Pavia

Il progetto, che ha come ente capofila il Centro Servizi Formazione, vede tra i partner la Fondazione Mondino

Un progetto che coinvolge i tre territori della Provincia, Pavese, Lomellina, Oltrepò per intervenire sui ragazzi dai 14 ai 18 anni, “prima che” sia troppo tardi. È questa la sintesi del progetto “Prima che…percorsi integrati psico pedagogici e laboratoriali”: una risposta concreta al disagio giovanile in Provincia, supportata da una formazione ad hoc per gli operatori che possano identificare aree di  disagio o una problematica da affrontare. Il progetto, realizzato grazie ai contributi della Fondazione Cariplo ha come ente capofila il Centro Servizi Formazione con sedi a Pavia, Vigevano e Voghera, ed è stato sviluppato con diversi partner: la Fondazione Mondino (nella foto, ndr), grazie all’impegno del dott. Luca Capone, Psicologo Clinico e Psicoterapeuta, Responsabile del Servizio di Psicologia dell’Età Evolutiva presso il Dipartimento di Clinica Neurologica e Psichiatrica dell’Età Evolutiva, la cooperativa sociale TREOTTOUNO onlus, la Comunità di Accoglienza Madre Amabile onlus Vigevano, la cooperativa sociale IGEA onlus di Vigevano e A.S.D. Kirkes, piccola scuola di arti acrobatiche. Mentre gli altri attori rappresentano un elemento fisico e di socialità per i ragazzi dai 14 ai 18 anni, la Fondazione Mondino ha il ruolo di formare e supervisionare gli operatori e fornire loro gli strumenti per essere efficaci con i ragazzi grazie al coinvolgimento di personale psicologico specializzato.

Come primo passo del progetto, è stato redatto dai professionisti dell’IRCCS Fondazione Mondino, un questionario, distribuito nelle scuole superiori della Provincia in forma anonima a cui hanno dato risposta 1800 ragazzi: i dati epidemiologici internazionali e quelli raccolti nella realtà pavese confermano una situazione di emergenza in cui diventa fondamentale pianificare interventi specifici di supporto alle difficoltà riportate e rendere accessibili trattamenti preventivi per i rischi bio-psico-sociali. È emersa la prevalenza di problematiche di tipo emotivo e comportamentale in cui i problemi vengono per lo più sviluppati e mantenuti all’interno, nel silenzio, a differenza dei più facilmente riconoscibili “esternalizzanti”, esplosivi verso l’esterno. Un ragazzo su 5 pensa che starebbe meglio essere morto e che in questo periodo sarebbe meglio morire; l’11,7%, poco più di un adolescente su 10 ha dichiarato di aver provato ad uccidersi almeno una volta, e poco meno di un adolescente su 3 dichiara di aver cercato di farsi del male (8% nell’ultimo mese e il 2,5% quotidianamente). Emerge anche uno scenario di problematiche legate all’alimentazione: il 64% dichiara di non essere contento del proprio peso e di aver paura di ingrassare, mentre il 43% ha dichiarato di utilizzare metodi per perdere peso (uno su due). I rischi cui i giovani vanno incontro sono di sofferenze, depressione, ansia, attacchi di panico, disturbi alimentari, psicosi.

Prima che… è un progetto complesso con due punti di forza molto importanti per la Provincia di Pavia: da un lato la sua capillarità, in quanto coinvolge tutto il dispersivo territorio provinciale e dall’altra la capacità di fare rete. A partecipare alla chiamata di prevenzione del disagio giovanile sono stati, infatti, i 5 piani di zona, e moltissimi enti presenti sul territorio, le Scuole secondarie di II° grado e i Centri di Formazione professionale (CFP) del territorio provinciale, mettendo a disposizione spazi, competenze e la voglia di rafforzare una dimensione sociale indebolita dalla pandemia. La finalità è quella di riuscire ad intercettare la fragilità e i disagi degli adolescenti e poter intervenire PRIMA CHE… si trasformino in sofferenze e disturbi più profondi. Non solo, quindi, una grande opportunità per il territorio pavese, ma anche una importante opera preventiva grazie al coinvolgimento delle scuole e dell’intera comunità educante tra cui gli Oratori con i Centri di Aggregazione giovanile (formali e informali), gli Enti del Terzo Settore, i Centri sportivi e loro Associazioni.

Per affrontare tutto questo e per mettere a disposizione dei ragazzi un servizio in più, sono stati attivati diversi canali, utilizzando i mezzi a loro più vicini: un numero verde anonimo e gratuito, che risponde all’800 910200 (dal lunedì al venerdì) e due profili social, Facebook e Instagram, PrimaChe_Official.

Inoltre, i ragazzi e le famiglie possono rivolgersi nelle sedi del Centro Servizi Formazione dove diversi operatori (psicologi, educatori, operatori sociali) possono aiutare gli adolescenti ad avviare percorsi di benessere prima che .. sia troppo tardi. Per rispondere in modo più puntale alle problematiche emerse, gli specialisti delll’IRCCS Fondazione Mondino hanno avviato una formazione ad hoc, in continua collaborazione con gli operatori con lo scopo di approcciarsi nel modo corretto e creare un ambiente sempre accogliente per i ragazzi.

Hanno aderito alla rete progettuale: ATS Pavia,  ACLI, ALDIA cooperativa sociale, BABELE OdV, C.A.P.P. (cfp), CALYPSO ApS, ConfCooperative, CSV_LombardiaSud, FINIS TERRAE Cooperative sociali, Fondazione Casa Benedetta Cambiagio, Ist. Superiore OMODEO di Mortara, Ist. Superiore COSSA di Pavia, Liceo CAIROLI di Vigevano, Liceo TARAMELLI-FOSCOLO di Pavia,  C.A.P.P. (CFP di Pavia), APOLF (CFP di Pavia), ELFOL (CFP di Vigevano), Fondazione Arti e Mestieri Roncalli (CFP di Vigevano), Centro Giovanile Oratorio S. Mauro di Pavia, Parrocchia SS. Salvatore di Pavia, Piano di zona di Pavia (Consorzio sociale pavese), Piano di Zona Alto e Basso pavese, Piano di Zona Broni-Casteggio, Piano di Zona Vigevano/Lomellina, Piano di Zona Voghera Comunità montana e Oltrepò.