Salario minimo, anche a Pavia la raccolta di firme per la proposta di legge

L'iniziativa sostenuta dalle forze del centrosinistra

“La nostra Costituzione ci ricorda, all’articolo 1, che ‘l’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro’. Il termine ‘lavoro’ è citato 17 volte nella legge fondamentale del nostro ordinamento. E’ per tali ragioni che anche in provincia di Pavia abbiamo deciso di sostenere la raccolta di firme a sostegno della proposta di legge per l’introduzione del salario minimo a 9 euro l’ora”. Lo ha sottolineato Michele Lissia, segretario cittadino del PD di Pavia, in una conferenza stampa (nella foto, ndr) svoltasi allo “Spazio Democratico”: un luogo in via Beccaria, in pieno centro storico, che rappresenterà un punto di riferimento per le forze del centrosinistra anche in vista delle elezioni comunali del prossimo anno.

Oltre al PD, a sostegno dell’iniziativa si schierano anche Sinistra Italiana-Verdi, Azione, M5S, Pavia a Colori e la Cgil. “Il salario minimo – ha ricordato Luca Testoni, coordinatore provinciale di Sinistra Italiana – esiste in 22 Paesi dell’Unione Europea su 27: non riusciamo a capire perchè non si debba introdurre anche in Italia. Il centrodestra sta facendo di tutto per affossarlo: è una politica che finisce per favorie la diffusione del ‘lavoro povero’ “. “E’ un problema che riguarda prima di tutto i giovani, in particolare quelli della fascia under 35 – ha affermato Tommaso Bernini di Azione -. In Italia sono circa 450mila i ragazzi che percepiscono uno stipendio inferiore a 850 euro al mese. La questione del salario minimo riguarda almeno 60mila lavoratori in provincia di Pavia”. Per Simone Verni, del Movimento 5 Stelle, “l’introduzione del salario minimo rafforzerebbe anche la contrattazione collettiva. E’ una battaglia che come M5S portiamo avanti da tempo, perchè va incontro ad un’esigenza concreta dei cittadini”. “Dobbiamo far crescere la sensibilità attorno alla questione del salario minimo – ha aggiunto Alice Moggi, di Pavia a Colori -: è importante che le persone si interessino di problemi di tale impatto sociale, anche se non le riguardano direttamente”. “La proposta delle opposizioni vuole tenere insieme il salario minimo con la contrattazione collettiva nazionale – ha chiarito Fabio Catalano Puma, segretario confederale della Cgil di Pavia -. Il salario minimo aiuta la contrattazione. Su questo tema, così come su quello della precarietà del lavoro presente oggi in Italia, abbiamo organizzato una grande manifestazione che si terrà il prossimo 7 ottobre a Roma”. (A.Re.)