“Disordini gastrointestinali: progressi terapeutici e ricerca”: il congresso del San Matteo e dell’Ateneo di Pavia

E' in programma lunedì 11 e martedì 12 settembre nell'Aula Magna dell'Università

“Advances in gastrointestinal disorders”: se ne parlerà nel congresso promosso dal Policlinico San Matteo e dall’Università di Pavia, che si terrà lunedì 11 e martedì 12 settembre nell’Aula Magna dell’Ateneo pavese e che può fregiarsi del patrocinio delle principali società italiane di gastroenterologia ed endoscopia digestiva. L’obiettivo principale dell’evento, organizzato da Andrea Anderloni, direttore della Gastroenterologia-Endoscopia digestiva, e Antonio Di Sabatino, direttore della Medicina Generale e professore ordinario dell’Università di Pavia, è sottolineare gli aspetti multi-disciplinari e le inter-connessioni tra gastroenterologia ed endoscopia, evidenziando i nuovi avanzamenti e discutendo la futura ricerca. Negli ultimi anni il panorama delle malattie gastrointestinali si è notevolmente ampliato, imprimendo un forte slancio a nuove acquisizioni fisiopatologiche, tecnologie a disposizione dell’endoscopia digestiva, nonché al nuovo armamentario terapeutico per molte malattie. “Grazie a tutto questo, l’approccio medico ed endoscopico sono sempre più affini e complementari – spiegano gli organizzatori del convegno -. La disponibilità di nuove tecnologie ha permesso l’esecuzione di atti terapeutici che una volta erano prevalentemente confinati alla chirurgia, come, ad esempio, il drenaggio delle vie biliari, la chirurgia bariatrica, e la gestione/diagnostica delle lesioni pancreatiche. Dal punto di visto medico, le complicanze della cirrosi epatica, come l’encefalopatia, sono meglio controllate da terapie sempre più efficaci; mentre, per le malattie funzionali, come la sindrome dell’intestino irritabile e la malattia da reflusso gastroesofageo, e per le gastriti e le esofagiti eosinofile, sono state acquisite nuove importanti conoscenze fisiopatologiche, inerenti alla motilità e all’immunologia mucosale, aprendo così la strada a nuove classificazioni di malattia e a nuovi approcci terapeutici. Le malattie infiammatorie croniche intestinali si giovano della disponibilità di nuovi farmaci biologici e piccole molecole, mentre la sorveglianza della displasia è notevolmente più raffinata grazie alla cromoendoscopia e a software di intelligenza artificiale”. Una sessione del convegno sarà, infine, dedicata alle malattie rare o a presentazione inusuale, ovvero alla malattia celiaca refrattaria, la pancreatite autoimmune, le coliti da checkpoint inhibitors e le malattie gastroenterologiche sieronegative.