Card. Matteo Maria Zuppi: “La vita dei Santi, come quella di S. Agostino, è una storia d’amore”

Il presidente della Cei ha presieduto, alla basilica di S. Pietro in Ciel d'Oro a Pavia, la celebrazione che ha chiuso la Solennttà di S. Agostino

“La vita dei Santi ci attrae non perchè è perfetta, ma perchè è una storia d’amore. Lo è anche quella di Sant’Agostino, che ci insegna che con una vita di contraddizioni si può annunciare il Vangelo”. Lo ha sottolineato il Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Cei, presiedendo oggi pomeriggio, domenica 28 agosto, nella basilica di San Pietro in Ciel d’Oro, a Pavia, la solenne celebrazione che ha chiuso i riti per la Solennità di Sant’Agostino. Nella chiesa pavese sono custodite le reliquie del Santo Vescovo di Ippona: nel 2023 si festeggeranno i 1.300 anni dal loro arrivo a Pavia.
“Non non dobbiamo diventare come S. Agostino, ma possiamo diventare Santi – ha aggiunto Zuppi -. Santo non è un essere perfetto, ma chi impara ad amare gli altri e si fa amare da Dio. Un amore gratuito, senza contabilità di dare e ricevere. S. Agostino, come dice la canzone, non è colui che  può dare lezioni perchè non può più dare cattivo esempio: lui esprime la gioia del Vangelo”.
“S. Agostino – ha affermato ancora il presidente della Cei – ha vissuto in un’epoca di cambiamenti come la nostra, nella quale la Chiesa era spesso messa in discussione. Ma lui ha amato la sua Chiesa. E anche la nostra Chiesa va amata, perchè noi tutti siamo fratelli e figli”.
(Nella foto il Card. Zuppi al centro; a sinistra Mons. Corrado Sanguineti, Vescovo di Pavia)
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