Università di Pavia e Collegi: accordo per accogliere anche gli studenti esterni alle strutture

Dall'anno accademico 2022-2023 partirà il progetto "Collegiale non residente", con 13 insegnamenti, laboratori sulle competenze trasversali e tutorati

Nuovi corsi e attività formative nei Collegi universitari di Pavia, aperti anche agli studenti che non risiedono in queste strutture. La novità verrà introdotta a partire dall’anno accademico 2022-2023, grazie al progetto “Collegiale non residente”. L’iniziativa è stata resa possibile dalla collaborazione tra l’Ateneo pavese e i 16 Collegi: quelli di “merito” (Borromeo, Ghislieri, Santa Caterina, Nuovo e Cairoli) e gli altri gestiti dall’Edisu (l’Ente per il diritto allo studio).
“Il numero complessivo di studenti che risiede nei nostri Collegi è pari a 2.500 – sottolinea Francesco Svelto, rettore dell’Università di Pavia -. Si tratta di circa il 10 per cento del totale e del 25 per cento degli studenti che risiedono a Pavia. Sono numeri molto elevati, se confrontati con quelli delle altre Università italiane. Ma sono numeri che mostrano come l’esperienza collegiale riguardi solo una piccola minoranza degli studenti iscritti al nostro Ateneo. L’idea è quella di estendere almeno parte dei benefici di vivere in Collegio a tutti i giovani che lo vogliano, facendoli diventare così ‘collegiali’ anche se non residenti nella struttura”.
Sono 13 gli insegnamenti che partiranno nei Collegi universitari pavesi, aperti a tutti gli studenti, ai quali si aggiungeranno anche “laboratori sulle competenze trasversali” che potranno essere riconosciuti a livello europeo come “open badge”. Il progetto prevede inoltre all’interno dei Collegi la promozione di “tutorati di sostegno”, dedicati soprattutto agli esami di particolare difficoltà per gli studenti delle lauree triennali, e “tutorati di approfondimento”, indirizzati a temi specialistici. Tra i docenti che terranno i corsi nei Collegi figurano anche il giornalista e scrittore Ezio Mauro (“Il governo dell’emergenza. L’informazione e la cittadinanza attiva”), il professor Maurizio Bettini (“Antropologia del mondo antico”) e l’avvocato Chiara Garofoli (“Diritto di Internet e nuove frontiere dei media digitali”).
“Attraverso queste iniziative – aggiunge il rettore Svelto – si fa un ulteriore passo in avanti nell’integrazione tra Università e Collegi per quanto riguarda qualificate attività formative e tutorati disegnati sulle esigenze dei partecipanti. In questo modo l’Università di Pavia diventa sempre di più un campus esteso all’intera città in cui ogni studente può contare su un ambiente positivo e su strutture a sua misura”.
(Nella foto, da sinistra: Francesco Rigano, presidente dell’Edisu; Giovanna Torre, rettrice del Santa Caterina; Francesco Svelto, rettore dell’Università di Pavia; Paola Bernardi, rettrice del Nuovo; Alessandro Maranesi, rettore del Ghislieri; Davide Griffini, rappresentante del Borromeo)