Pavia, uno studentato immerso nel verde nell’area ex Neca

Il nuovo progetto della Fondazione Banca del Monte di Lombardia

Uno studentato universitario, pronto ad accogliere sino a 500 giovani con condizioni economiche vantaggiose soprattutto per i ragazzi più meritevoli ma che godono di minori risorse rispetto ad altri loro coetanei. E’ il nuovo progetto previsto dalla Fondazione Banca del Monte di Lombardia (FBML) per il recupero dell’ex Neca, una delle grandi aree industriali dimesse di Pavia. Ad illustrarlo è stato oggi, lunedì 23 maggio, il prof.Mario Cera, presidente della Fondazione.
“Terminate le opere di bonifica dell’ex Neca – ha spiegato il presidente Cera, a destra nella foto accanto al consigliere d’amministrazione Ferdinando Crovace – e tenuto conto del mutato contesto socio-economico e dei cambiamenti verificatisi a Pavia dal 2010 ad oggi, abbiamo pensato a nuovi programmi per la destinazione dell’area. In seguito ad un primo confronto con Redo SGR Spa, specializzata in interventi di rigenerazione immobiliare ad impatto sociale, si è arrivati alla sottoscrizione di un accordo con questa società per realizzare, su una parte dell’area, opere residenziali a destinazione sociale. L’impegno sarà finalizzato in particolare all’allestimento di uno studentato immerso nel verde e di una struttura al servizio delle persone che si trasferiscono a Pavia per brevi periodi per farsi curare negli ospedali della città”.
Il contratto con Redo SGR Spa dovrebbe essere definito entro il mese di luglio: “Poi tutto dipenderà dal Comune di Pavia, che ha in corso la modifica del Pgt – ha aggiunto il presidente Cera -. Il nostro auspicio è che all’inizio del 2023 tutto sia pronto per entrare nella fase operativa”. L’area ex Neca si sviluppa complessivamente su circa 80mila metri quadrati: la metà verranno occupati dallo studentato universitario e dalla struttura destinata ad accogliere i pazienti e i loro familiari. Il resto dell’area continuerà ad essere gestito da Isan, società della Fondazione Banca del Monte di Lombardia: l’intenzione è di utilizzarlo in parte per costruzioni civili (con hotel e ristoranti) e in parte di destinarlo a verde. Per valutare le proposte strategiche per l’area ex Neca, è stato assegnato l’incarico al prof. Gian Michele Calvi.