Omicidio Rocchelli: assolto in Cassazione il militare ucraino Vitaly Markiv

I familiari del fotoreporter pavese: "Il Governo italiano chieda collaborazione alle autorità ucraine per individuare gli esecutori dell'assassinio"

La Corte di Cassazione ha confermato l’assoluzione, decisa in secondo grado, per Vitaly Markiv, accusato dell’uccisione di Andy Rocchelli (nella foto, ndr), il fotoreporter pavese ucciso nel Donbass il 24 maggio del 2014. Markiv, un militare della Guardia nazionale ucraina, era stato condannato nel 2019 a 24 anni di reclusione dalla Corte d’Assise di Pavia e successivamente assolto, nel novembre 2020, nel processo d’appello, e scarcerato. La Cassazione ha respinto i ricorsi presentati contro l’assoluzione e di fatto ha confermato la sentenza d’appello. Il pg aveva chiesto di annullare l’assoluzione per Vitaly Markiv sollecitando un nuovo processo di appello. Markiv, ex soldato della Guardia Nazionale Ucraina, era stato condannato in primo grado a 24 anni e poi assolto in appello. I familiari di Andy Rocchelli chiedono ora che il Governo italiano debba “reclamare effettiva collaborazione da parte delle autorità ucraine per arrivare ad individuare gli esecutori dell’assassinio. Il nostro impegno di questi sette anni e mezzo per reclamare verità e giustizia non verrà meno nel prossimo futuro”.