San Siro 2021: il discorso del sindaco di Pavia, Mario Fabrizio Fracassi

Nell'Aula Magna del Collegio Ghislieri consegnate le civiche Benemerenze

L’Aula Magna del Collegio Ghislieri di Pavia ha ospitato oggi, giovedì 9 dicembre, la tradizionale cerimonia per la consegna delle Benemerenze Civiche di San Siro (nella foto i premiti, ndr). Il riconoscimento è stato attribuito quest’anno alla prof.ssa Eloisa Arbustini, al prof. Andrea Belvedere, alla prof.ssa Luisa Erba, al prof. Paolo Mazzarello, al dott. Franco Ragni, alla memoria del prof. Paolo Veronesi e ai due medagliati olimpici pavesi ai recenti Giochi di Tokyo, il nuotatore Federico Burdisso e il canoista Manfredi Rizza.

Ecco , di seguito, il discorso del sindaco di Pavia, Mario Fabrizio Fracassi.

 

                  L’INTERVENTO DEL SINDACO  

 

Autorità civili, militari e religiose, cari Concittadini e Benemeriti, buongiorno.

Sia questo il San Siro del nuovo inizio.

Certamente lo è per il piccolo Eitan, che dopo il dolore di quel terribile 23 maggio sul Mottarone, ora potrà, mi auguro, con il ritorno a casa di venerdì scorso, dopo il rapimento e i processi in Israele, riprendere il corso normale della sua vita di bimbo di sei anni e la serenità che merita, che tutti gli dobbiamo.

Consentitemi un pensiero per Lui, in avvio di discorso.

In parte è un nuovo inizio per tutti: sono stati fatti molti passi in avanti rispetto al 2020, anno dell’esplosione, anche nel nostro Paese, della crisi sanitaria globale.

Sono passi che dobbiamo, innanzitutto, al senso di responsabilità di tanti nostri concittadini, che hanno deciso di esercitare la propria libertà con la scelta del vaccino: un atto d’amore nei confronti di se stessi e della comunità di cui tutti facciamo parte, l’Italia.

Sono passi che dobbiamo a chi, in ogni settore e a ogni livello, ha profuso nel proprio lavoro una voglia di riscatto che ha contribuito a determinare, con una velocità quasi senza precedenti, la ripresa in corso.

Colgo perciò l’occasione per ringraziare ancora una volta, tra gli altri, gli operatori sanitari: per tutto quello che hanno fatto, stanno facendo e faranno.

E’ motivo di orgoglio che Pavia si sia distinta nella capacità di reagire, come testimonia una recente classifica stilata dal quotidiano economico Italia Oggi classifica che ha visto il nostro territorio risalire di quattro posizioni la graduatoria sulla qualità della vita nelle province italiane, anche in virtù della sua efficace risposta all’emergenza.

Sarebbe però un errore ritenere che la stagione dell’impegno sia finita e che si possa ora raccogliere seminato in precedenza, senza ulteriori sforzi.

I numeri, che hanno la tendenza a non tenere conto di sentimenti e speranze, invitano al REALISMO: il virus è ancora tra noi e dobbiamo continuare a farci i conti.

È la ragione per cui, con una recente ordinanza, confrontandomi come faccio da 20 mesi con il prof. Bruno ho reintrodotto come altri colleghi l’obbligo delle mascherine all’aperto in centro storico e in alcuni contesti e aree sensibili della Città.

Questo, quindi, è ancora un San Siro che ci vede impegnati in prima fila contro la pandemia.

Tuttavia in questo lungo anno non abbiamo mai smesso di lavorare per la città. Abbiamo progettato, avviato e messo in cantiere.

In questo anno abbiamo lavorato con ancora più forza e determinazione e con lo sguardo sempre volto al futuro.

Tanto è stato fatto.

Proprio di questo voglio parlarvi.

Innanzitutto, come Amministrazione abbiamo cercato con ogni mezzo, appena il quadro epidemiologico lo ha reso possibile, di abbinare quell’attenzione alla sicurezza che ha contribuito a mantenere la nostra Città relativamente al riparo, dal punto di vista della diffusione del Covid-19, a un graduale e indispensabile ritorno alla normalità.

Una normalità che, per noi, ha avuto come capitoli cardine: sia gli interventi e le politiche per facilitare la ripresa economica la ripartenza e il sostegno ai bisognosi, ma anche gli eventi cittadini e la cultura, considerati non come semplici opportunità di svago o di crescita, quanto un volano per riprendere il filo della socialità interrotta dal virus verso il ritorno alla normalità.

È la visione che ha ispirato la seconda edizione della riuscita rassegna “La città come palcoscenico” e le celebrazioni per i 70 anni del Ponte Coperto, e che anima i molti eventi in programma per il Natale 2021: iniziative che hanno mobilitato la Città per intero, mettendo a frutto le migliori esperienze nei campi del teatro, della musica, del cinema, dell’intrattenimento per grandi e piccini, della promozione turistica e commerciale.

È la visione che ha ispirato mostre che spaziano dall’arte contemporanea, come “Fons Vitae” di Antonio Ievolella e “Marginalia”, ad escursioni nella memoria recente (come “Grandangolo” di Paolo Torres) e più antica (come il “Progetto Dante”).

Il Comune non si è trovato da solo nel dare impulso a questo processo di ripartenza.

Non vuole essere solo.

L’Università di Pavia, i Collegi di merito, il Conservatorio Vittadini, le scuole, le associazioni, gli esercenti, con maggiore spirito d’impresa, le realtà storiche della nostra Città, come ad esempio le Società remiere: sono tutti interlocutori con cui il Comune, casa dei pavesi, si è interfacciato, creando un clima di collaborazione che ha permesso di accendere più di una luce in un periodo buio.

Su tutte, la luce della conoscenza: da intendersi in ogni sua forma, anche come attenzione al momento storico e come onesta e costruttiva collaborazione con i media locali e nazionali, o almeno quasi tutti!

Un’attenzione all’oggi che ha fatto da contrappunto agli interventi di più lungo periodo, come il restauro dei palchi del Teatro Fraschini e del Cinema Politeama nonché il rifacimento della facciata del Palazzo Mezzabarba, sede comunale nonché maggior esempio di barocco in città e della chiesetta adiacente oltre a iniziali interventi al Castello Visconteo in alcune sale fra cui la biglietteria e il book shop.

Pavia ha messo mano ai beni artistici e architettonici per la conservazione di un patrimonio di inestimabile valore, e non lo faceva da anni.

È di questi giorni poi, la notizia riportata al Convegno di Assolombarda, che la nostra provincia stia conoscendo un ribalzo del PIL di oltre sei punti percentuali; i numeri non sempre danno una fotografia accurata della realtà, fatta di esigenze molto concrete come quelle di sostentamento delle famiglie, ma sono di certo segnali incoraggianti.

Segnali di una crescita che il Comune intende sostenere, con progetti che cambieranno (anzi, che stanno già cambiando) il volto della Città, a beneficio nostro e dei nostri figli.

Voglio citare, in particolare, il progetto “Pavia Città d’Acqua”, che ha vinto il Bando regionale sui fondi europei, che permetterà di riqualificare il tratto cittadino, sponda sinistra, del Ticino, portando nella nostra Città investimenti regionali per 15 milioni di euro, cui si aggiungerà un contributo comunale.

Un progetto che pone al centro la qualità della vita, la sostenibilità, il sociale, l’arte, il nostro Fiume che è patrimonio storico e ambientale per tutti noi. L’intervento che comprende il recupero delle sponde del Ticino partendo dai confini di Torre d’Isola  sino alla costa Caroliana, prevede: il recupero della Centrale del Molinazzo; il progetto Pavia a cavallo, nell’ambito del Parco della Sora; la riqualificazione del giardino di Carlo Mo e quella dell’oratorio di S. Lanfranco; con housing sociale e una nuova mensa per i poveri; le serre comunali; la collaborazione con il Collegio Borromeo per gli Orti Borromaici; l’Idroscalo; il Piazzale Europa e il recupero della Darsena alla confluenza con il Naviglio pavese.

In questo settore, solo per l’anno in corso, il Comune ha impegnato più di 9 milioni di euro e si appresta a impegnarne altri 3. Sono fondi che si tradurranno in lavori stradali, restauro di monumenti, adeguamenti edilizi: tutto ciò che rende più sicura e gradevole la vita quotidiana dei pavesi, e la facilita. Non dimenticando il settore delle case popolari con importanti adeguamenti in vista di futuri investimenti derivanti dal PNRR.

Nel 2020 erano già stati mobilitati all’incirca 6 milioni: emerge quindi la capacità di sbloccare finanziamenti per 18 milioni complessivi, in un biennio.

Molto resta da fare, ovviamente.

Va detto, però, che se il 2019, anno d’inizio di questa nuova fase amministrativa, non è stato proprio l’anno zero in termini di lavori pubblici, di certo è stato l’avvio di una stagione di investimenti strategici che prima era mancata.

È  una stagione che non può essere interrotta: Pavia non se lo può permettere.

Ecco perché abbiamo tutta l’intenzione di proseguire su questa strada, risistemando ogni angolo di questa Città, sia in centro sia soprattutto nelle periferie.

Perché non devono esserci aree privilegiate: Pavia è una sola e ogni quartiere merita eguale attenzione.

Pavia va avanti, insomma. Pavia vuole essere protagonista del suo futuro, come testimoniano le progettualità degli interventi nella parte Nord della città che subirà una profonda trasformazione.

  • Pavia è la città più vicina a Milano e meglio servita, sia su gomma che su rotaia; il raddoppio di binari per i treni ad alta velocità sulla linea Genova-Pavia-Milano-Venezia; una nuova fermata della S13 che permetterà di avere un treno ogni 9 minuti, come una metropolitana; la sua nuova collocazione, con un grande sottopassaggio che metterà in collegamento l’area Necchi con il Ponte sul Navigliaccio con il Policlinico S. Matteo dove nascerà il nuovo DEA, collegando quindi tutto il nuovo polo sanitario universitario; nonchè il nuovo eliporto già realizzato a servizio della comunità.
  • l’ex area Neca che vede finalmente completato il lungo lavoro di bonifica dell’area per la presentazione in consiglio comunale di un progetto di alto profilo sia sociale che architettonico con il miglioramento della viabilità a servizio dell’area e del contesto intorno a Viale Golgi/S. Matteo.
  • In attesa degli sviluppi del nuovo DEA grazie al finanziamento regionale, stiamo realizzando in collaborazione con tutto il Polo sanitario la viabilità di collegamento fra Cnao Mondino e Maugeri.
  • E’ di questi giorni la notizia dell’ampliamento del CNAO, il Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica, che permetterà nuove e innovative terapie per la cura di molti tumori.
  • Ringrazio Regione Lombardia per il finanziamento di 12 milioni di euro per aver creduto con il Comune alla creazione del Parco Gerolamo Cardano, dell’Università di Pavia, uno dei tre centri più importanti di ricerca della Regione (insieme all’area Expò e all’ex area Falk di Sesto di San Giovanni) per l’Innovazione Sostenibile Ambiente Sanità e Microelettronica e per la proficua collaborazione con Assolombarda che ha visto il Comune protagonista e che contribuirà a migliorare la qualità della vita delle persone, oltre a elevare il nome di Pavia a livello internazionale e ad attirare nella nostra Città professionisti altamente qualificati, e nuove Società che creeranno nuove opportunità di lavoro. In questo senso l’accordo sottoscritto con Arexpò.
  • Ad oggi la rigenerazione dell’ex area Necchi, dove continua la bonifica e sono state asportate 4100 tonnellate di rifiuti smaltiti dal soprassuolo e i big bags di amianto presenti nell’area, la rimozione di 13 serbatoi e la chiusura dei campionamenti e delle analisi. Sono stati eseguiti 357 campioni di terreno e 25 campioni di acqua di falda analizzati. Rimane il problema che si sta cercando di risolvere per quanto riguarda una porzione parziale della seconda falda a 20 metri di profondità, in confronto con ARPA Lombardia. Tengo a puntualizzare che non esiste nessun problema per quanto riguarda l’acqua potabile. Se tutto andrà come ipotizzato dai tecnici della proprietà nel mese di marzo 2022 potrebbe partire la demolizione degli edifici. Il progetto realizzato dal noto studio di livello internazionale di architettura ARUP prevede una piccola City life con la presenza di due grandi piazze per l’aggregazione, la riqualificazione di 4 ettari su 11 destinati a verde.
  • Dopo l’incendio nella scorsa primavera nello scalo ferroviario di via Rismondo conclusosi con la bonifica e senza conseguenze per la salute e sicurezza pubblica, grazie anche alla ottima collaborazione con FS, ARPA e ATS, abbiamo dato corso nella scorsa estate ad un Protocollo d’intesa siglato tra Comune e Sistemi Urbani di Ferrovie dello Stato per la riqualificazione dell’ex scalo ferroviario, con assegnazione dell’area in tempi rapidi (marzo 2022) al progetto presentato ritenuto da esperti il migliore e il più idoneo per far “tornare alla vita” circa 000 metri quadri di aree dismesse, che insieme all’area Necchi contano per un totale di 19 ettari.
  • Seguirà poi anche lo scalo di Via Trieste.
  • Altro importante obiettivo di questa Amministrazione in partnership con FS, è quello della realizzazione dei sottopassi ferroviari in città (Via Donegani, Via S. Giovannino, Porta Garibaldi).

Rigenerare un’area dismessa vuol dire ridarle nuova vita, ricucirla con la città e valorizzare, anche nuove opportunità di connessioni. La rigenerazione porta con sé nuova linfa e la riqualificazione di interi quartieri anche attraverso nuove infrastrutture e nuovi servizi.

  • Con questa filosofia verrà realizzata la nuova bretella allo svincolo della tangenziale per migliorare la qualità della vita e della viabilità di Città giardino e Via Olevano e il collegamento con l’area Necchi-Stadio Fortunati, Tiro a segno; la nuova area degli Spettacoli viaggianti che verrà inaugurata inizio anno 2022 e la sistemazione finale del Ponte Ghisoni e di Piazzale S. Giuseppe.
  • In questo senso stiamo lavorando al recupero delle altre aree dismesse, dell’area ex Gasometro, dell’area Snia, di cui è andata deserta la prima asta in attesa della seconda, con ribasso del 25%, ma che ci trovano ottimisti sulle possibilità di risoluzione offrendo nuove potenzialità di sviluppo per la città.
  • L’area della Dogana in attesa di approvazione del Consiglio comunale e ormai in vista di realizzazione.
  • L’ex Caserma Rossani per la quale sono avviate le trattative con Cassa Depositi e Prestiti per il recupero, più problematiche invece quelle con le proprietà in carico al Demanio partendo dall’ex Arsenale.
  • Riqualificazione e ristrutturazione dell’ex S. Margherita ad opera di privati.

Le grandi rigenerazioni urbane da noi avviate, però, non sono tutto: ripartire significa muoversi verso un obiettivo, anche a lungo termine, ma significa anche muoversi adesso.

Per farlo abbiamo puntato su tre elementi indispensabili allo sviluppo: idee, risorse, intese anche come professionalità e innovazione .

Quanto alle idee, il modello a cui guardiamo è evidente: quello di un centro urbano 4.0, fondato sull’armonico equilibrio tra rispetto della natura e innovazione tecnologica.

Sono pianificazioni al centro degli scenari di sviluppo programmati con Regione Lombardia, al pari dei prestigiosi partner pubblici e privati che stanno collaborando alla loro realizzazione.

  • Sono esempi di un’attenzione all’ambiente e al benessere che si manifesta anche con il progetto “Moruzzi Road”: una vasto p iano per riconnettere via Moruzzi (l’ex raccordo) con le aree verdi limitrofe, valorizzando i percorsi viabilisti preesistenti all’insegna di un felice matrimonio tra contesto urbano e natura.

 

Come accennavo, però, le idee non bastano: servono anche le risorse con cui attuarle. Ecco quindi l’Ufficio Bandi, per intercettare i fondi europei, statali e regionali cui possono accedere gli enti locali, in ogni settore.

In merito alla “modernità” inoltre, il Comune ha stretto, in questi mesi, una serie di accordi finalizzati a facilitare la quotidianità dei cittadini e delle imprese.

Il Protocollo d’Intesa con un colosso della comunicazione come TIM, in primo luogo, volto a portare sul territorio comunale la banda ultralarga per dispositivi fissi e mobili, così da facilitare a tutti l’accesso alla rete, agevolando sia il lavoro sia il godimento del tempo libero ma che in generale rappresenta una svolta epocale con potenzialità enormi per le imprese, il polo sanitario e di ricerca.

  • Le convenzioni stipulate dal Comune con FIT-Federazione Italiana Tabaccai e NA.GI Lombardia, per permettere ai cittadini che lo preferiscano il ritiro dei certificati anagrafici più richiesti.
  • A queste iniziative si aggiunge anche lo SPID per over 60 con difficoltà tecnologiche.

Sono azioni frutto di una concezione di “ Smart City” e di “Comune di prossimità” che si è espressa (non solo nell’ultimo anno, ma fin dall’inizio della pandemia) anche con ripetuti interventi di carattere socio-assistenziale.

  • Tra questi, sono particolarmente orgoglioso dell’intesa tra Comune e Terzo Settore per rendere operativo il cosiddetto “Tavolo Fragilità”: un’entità di coordinamento che ha già dato i suoi frutti con l’apertura del “Centro diurno aperto”, un servizio al quale persone senza fissa dimora, anziani in solitudine e nuclei familiari in difficoltà possono rivolgersi, per ricevere aiuto.

Anziani, famiglie economicamente fragili e persone con disabilità sono i soggetti che, come Amministrazione cittadina, abbiamo avuto più a cuore nell’ambito della nostra azione sociale.

  • Fa quindi particolarmente piacere che, proprio una settimana fa, il Comitato Scientifico del Premio “Persona e Comunità” abbia deciso di conferire il secondo riconoscimento assoluto della “Sezione Disabilità” al progetto “SFATTIVIAMOCI!”, promosso dai Servizi Sociali del Comune di Pavia e rivolto a persone con disabilità grave.
  • Cito anche la raccolta alimentare, di cui il Comune di Pavia, anche in questo caso al fianco del Terzo Settore (che ringrazio per l’opera incessante e generosa a favore dei nostri concittadini meno fortunati), si è fatto una volta di più punto di riferimento, con risultati significativi in termini di famiglie raggiunte.

Sostenere è più di una parola, è un imperativo di coscienza.

Un imperativo che abbiamo voluto mettere in campo in ogni settore, anche per bilanciare gli effetti drammatici della crisi.

In ambito tariffario, per esempio, il Comune ha varato un piano di sostanziose riduzioni, indirizzato alle più diverse categorie.

Mi riferisco agli sconti TARI del 30%, e del 50 % a favore di tutte le categorie del mondo del lavoro penalizzate dal covid per un impegno economico di oltre 1 milione di euro; oltre all’esenzione dal pagamento della TARI per le famiglie in stato di necessità: un impegno (anzi, voglio definirlo un “investimento”) da 100.000 euro.

Ed ancora gli sconti omologhi sul Canone Unico, anche questi rivolti ad attività artigianali e di commercio, pubblici esercizi, luoghi di cultura e di sport: 160.000 euro di sgravi.

Senza contare i 60.000 euro di aiuti proprio a vantaggio dello sport, che abbiamo inteso valorizzare in maniera specifica e incisiva in virtù del suo alto contributo alla salute e alla socializzazione.

Inoltre, sempre in linea con il principio “aiutare chi aiuta”, in cui profondamente crediamo, abbiamo scelto di esentare dal pagamento dei canoni, per 6 mensilità o addirittura totalmente, a seconda dei casi, gli enti e le associazioni benefiche con sede in immobili comunali nonché di beneficare di un contributo economico sostanzioso gli oratori cittadini.

Essere al vostro fianco era nostro dovere e (voglio rivendicarlo con orgoglio) lo abbiamo adempiuto.

Arrivando anche a finanziare, e ci sono pochi altri esempi in Italia, steward privati che collaborassero con gli esercenti e le Forze dell’Ordine al mantenimento della sicurezza nei luoghi di svago: un modo per contrastare fenomeni come la malamovida e, al contempo, incentivare le attività economiche.

Il tutto al netto di un impegno della Polizia Locale quantificato in circa 6800 ore di straordinario, dall’inizio dell’anno a oggi cui intendo rivolgere i ringraziamenti a nome di tutta la città.

 

Si tratta di piccoli e grandi gesti di attenzione alla cosa pubblica che, come comunità, dobbiamo invece imparare e valorizzare, perché da questo discende la qualità della nostra vita insieme.

Sono da tempo convinto che questa sia una sensibilità che si acquisisce da giovani, a scuola, e anche per questo l’Amministrazione ha voluto contribuire al rafforzamento dei nostri presidi scolastici territoriali.

  • gli “Open Day”: percorsi di avviamento alle superiori che hanno raccolto l’apporto di docenti, famiglie, personale comunale nonché degli studenti stessi.
  • miglioramento delle strutture scolastiche, con 150.000 euro per interventi di ristrutturazione.
  • Lavori per consentire la riapertura del Teatro Volta.
  • Da ultimo, ma di non minore importanza, i fondi messi a disposizione dal PNRR sul quali ci giocheremo la Pavia del futuro e per i quali abbiamo in cantiere molti progetti che necessiteranno di verifiche circa tempi e modalità dei finanziamenti (secondo le specifiche dei Ministeri).

 

Pavia cresce, produce, va avanti.

Collaboriamo – tutti – per far germogliare il futuro

Un futuro migliore per tutti.

Pavia è stata grande e può esserlo ancora.

Dipende solo da noi: dalle nostre scelte e anche dal nostro approccio alle scelte degli altri.

Dipende dalla nostra capacità di prendere esempio dai modelli migliori; da chi, come i premiati di quest’anno, ha saputo incanalare le proprie energie nel lavoro, nel progresso scientifico e culturale, nel volontariato, nello sport.

Insomma: nel contributo, di tutti i concittadini, a una comunità più coesa e a una società migliore.

È possibile. Noi almeno, ci crediamo.

Buon San Siro a tutti!

 

Mario Fabrizio Fracassi (Sindaco di Pavia)