Nell’ambito di “BookCity Milano a Pavia”, il Collegio Ghislieri (nella foto) ospita venerdì 14 alle ore 21 l’incontro tra Edoardo Albinati e Giuseppe Antonelli, dedicato al romanzo “I figli dell’istante”. Ma che cos’è, esattamente, questo “istante” evocato nel titolo? “A dire la verità, metto i titoli perché mi piacciono – sorride Albinati – ma capisco la domanda. I personaggi del libro sono tutti colti in un momento di passaggio: stanno attraversando una soglia della loro vita, quando ciò che è stato non è più e ciò che sarà non è ancora. È una condizione che può appartenere all’adolescenza, ma anche a qualsiasi età”. Il romanzo si colloca in un tempo indefinito, forse agli inizi degli anni Ottanta: “Un’epoca in bilico tra due decenni diversissimi – spiega l’autore – dopo gli anni di piombo e prima del riflusso e dell’edonismo. Anche loro, i miei personaggi, sono figli di quel bilico”. Un equilibrio fragile che parla anche all’oggi. “Le epoche cambiano, ma l’incertezza resta. Nel libro racconto un mondo che non esiste più – famiglie, città, paesi – eppure quella sensazione di smarrimento è ancora più attuale. Allora ci si chiedeva che futuro scegliere; oggi sembra che il futuro stesso sia scomparso all’orizzonte. È un sentimento quasi planetario, una cappa che riguarda tutti, non solo i giovani.” Eppure, in questa visione lucida e disincantata, Albinati lascia uno spiraglio di fiducia. “Di positivo c’è sempre la gioventù. I giovani, per quanto preoccupati o spaesati, hanno dalla loro le forze vitali. Finché non ci estinguiamo, i giovani sono meglio dei vecchi. Mi spaventa di più vedere cinquantenni e sessantenni che si comportano da ragazzini, che si aggrappano all’immaturità”. Poi, quasi a chiudere il cerchio, l’autore ricorda una frase di Truffaut: “Gli chiedevano perché parlasse tanto di adolescenti nei suoi film. Rispose: perché fanno tutto per la prima volta”. Un pensiero che Albinati fa suo: “Le scoperte, anche in tempi difficili, continueranno a esserci sempre.” BookCity Milano a Pavia prosegue con un ricco programma di incontri dedicati alla letteratura, alla saggistica e alla riflessione civile, che animeranno la città fino a domenica 16 novembre.
Laura Rossi






