Al Collegio Ghislieri di Pavia, Tiziano Scarpa racconta il suo Goldoni

L'appuntamento in programma lunedì 9 giugno alle 18 in Aula Goldoniana

“Ha fatto qualcosa di poderoso: ha portato la realtà dentro lo spettacolo”. Così Tiziano Scarpa, scrittore e drammaturgo veneziano, racconterà Carlo Goldoni nell’incontro che si svolgerà lunedì 9 giugno alle 18 nell’Aula Goldoniana del Collegio Ghislieri (nella foto), ultimo appuntamento del ciclo di celebrazioni dedicate al commediografo veneziano. Scarpa ha ricordato un episodio cruciale: “Nel 1738, con ‘L’uomo di mondo’, accade qualcosa di epifanico. I gondolieri, che accompagnavano a teatro i nobili, si ritrovano a vedere se stessi sul palco, protagonisti di una lite fra colleghi. È una svolta nella storia dello spettacolo occidentale”. Secondo lo scrittore, Goldoni seppe raccontare la società partendo dai margini: “Sceglieva spunti all’apparenza secondari – una vacanza in villa, il gioco d’azzardo, un trasloco, la gestione di un ostello – ma da lì costruiva uno sguardo lucidissimo sui costumi, i rapporti sociali e le dinamiche di genere. È una critica sociale travestita da commedia”. Tra gli elementi più moderni, Scarpa cita l’ossessione per il denaro: “Goldoni parla di soldi prima ancora dei grandi romanzieri francesi dell’Ottocento. Ma lo fa dentro a una lingua teatrale in cui i conflitti si esprimono con le parole. Non c’è violenza fisica, ma ogni battuta è un duello”. La lezione goldoniana, per Scarpa, resta preziosa: “Ci mostra come rappresentare i conflitti partendo da dettagli minimi. E ci ricorda che la parola può essere la più affilata delle armi”. (L.R.)