“Il suo amore appassionato per gli scartati e gli umili della terra, che l’ha portato a farsi voce di chi non ha voce, dei migranti, di popoli interi abbandonati alla miseria e al sottosviluppo o indegnamente sfruttati, il suo impegno per la pace, come profeta inascoltato dai grandi, la sua sollecitudine per il creato e per un’economia rispettosa dei poveri e della nostra casa comune, la sua disponibilità a entrare in rapporto con ogni persona, anche con chi si sente a volte ai margini della Chiesa per le sue condizioni e le sue scelte di vita, il suo annuncio di misericordia, espresso con gesti e parole, il suo desiderio di una Chiesa più essenziale, più aperta, più missionaria, ‘in uscita’ verso le periferie esistenziali di oggi, la sua volontà di avviare una riforma che toccasse stili e strutture della Chiesa, tutti questi tratti salienti del suo essere Papa hanno un’unica radice: il suo essere un innamorato di Gesù e del Vangelo, umile peccatore che vuole amare il suo Signore e servirlo nel volto dei fratelli e delle sorelle, nella carne sofferente dei poveri”.
E’ uno dei passaggi significativi dell’omelia che Mons. Corrado Sanguineti, Vescovo di Pavia, ha pronunciato nella serata di mercoledì 23 aprile durante la celebrazione dedicata alla memoria di Papa Francesco; la Santa Messa si è tenuta in una Cattedrale di Pavia gremita di fedeli, persone giunte per poter commemorare il Pontefice scomparso.
L’omelia completa del Vescovo di Pavia è disponibile sul sito della Diocesi, www. diocesi.pavia.it.
Sul numero de “il Ticino” di venerdì 2 maggio sarà particolarmente ampio lo spazio dedicato al ricordo di Papa Francesco e alle celebrazioni pavesi dedicate al Pontefice scomparso.