“Il nostro obiettivo è diffondere la cultura della pace, che si sviluppa attraverso la non violenza e la gestione dei conflitti a partire dai contesti più piccoli”. Lo ha sottolineato oggi, sabato 22 novembre, Pierangelo Milesi, vicepresidente nazionale delle Acli, in occasione del passaggio a Pavia della “Carovana della Pace”. L’iniziativa, promossa dalle Acli in collaborazione con numerose realtà del terzo settore (a partire dall’Azione Cattolica), coinvolge 72 città in Italia. “Tutto è partito da un confronto che abbiamo avuto con Papa Francesco, che ci ha invitato ad essere la ‘voce della pace’ – ha spiegato Milesi nell’incontro svoltosi in Comune a Pavia (nella foto) -. Oggi siamo immersi in un’economia di guerra, e stiamo anche convincendoci che, tutto sommato, si può convivere con le guerre. I colpi di coda del Novecento, con le guerre che stanno interessando diverse parti del mondo, sono molto pericolosi. La comunità internazionale, nata per favorire lo sviluppo della pace, ci sta portando a una logica che vede sempre prevalere i più forti sui più deboli. Non possiamo accettarlo. Seguendo l’indicazione di Papa Leone XIV, vogliamo che in ogni comunità nasca una casa della pace. L’Università, un’associazione sportiva, il recapito di un patronato: possono essere tutte case della pace”.
“Oggi c’è tanto bisogno di parlare di pace, di giustizia sociale, delle condizioni di lavoro presenti nel nostro Paese e anche della necessità di arginare ogni fenomeno di violenza – ha affermato la vicesindaca Alice Moggi -: anche i conflitti più piccoli legittimano l’idea di guerra”.
Alessandro Reali, rettore dell’Università di Pavia, ha spiegato che “l’Ateneo non è solo un luogo di formazione, ma anche di educazione: svolgeremo fino in fondo il nostro compito per promuovere la pace”.
Don Michele Mosa, della Diocesi di Pavia, ha spiegato che “il primo compito è quello di diventare artigiani della pace”. Don Franco Tassone, direttore della Caritas Diocesana, ha ricordato che “pace e carità sono sinonimi: per metterli in pratica serviva una Carovana. Dove c’è integrazione, c’è pace: devi avere il desiderio e affrontare la fatica di stare con l’altro, anche se è diverso da te”. Francesco Frigerio, presidente dell’Azione Cattolica di Pavia, ha affermato che “la politica dell’AC è ‘sotto le parti’: vicino agli ultimi e per formare le persone, a partire dalla pace”. L’assessore Francesco Brendolise ha ricordato che “la giunta ha assunto, con un atto ufficiale, il logo di ‘Pavia Città della Pace’ “. “La pace deve nascere prima di tutto nelle famiglie, per estenderla poi anche ai più fragili”, ha aggiunto Andrea Damiani, presidente provinciale delle Acli. Paola Patrucchi, della Provincia di Pavia, ha invitato a “lavorare tutti insieme per promuovere la pace e l’inclusione”. (A.Re.)
SUL PROFILO INSTAGRAM DE “IL TICINO” POTETE VEDERE UN PASSAGGIO DEGLI INTERVENTI DI ANDREA DAMIANI E DON MICHELE MOSA






