Venerdì 19 settembre è stata inaugurata la “Casa dell’Amicizia” realizzata dalla Comunità di Sant’Egidio nel complesso antistante la chiesa dei Ss. Primo e Feliciano, in Via Langosco a Pavia. All’inaugurazione sono intervenuti il Vescovo di Pavia, Mons. Corrado Sanguineti, il vicesindaco Alice Moggi e l’assessore alle politiche sociali Francesco Brendolise. A dare battesimo alla nuova sede è stato il presidente della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo. I locali in passato hanno ospitato le attività dell’Oratorio di San Primo m,a erano inutilizzati da circa dieci anni. La Comunità di Sant’Egidio negli ultimi due anni ne ha portato a termine la riqualificazione, sotto la supervisione progettuale e cantieristica dello Studio Lardera & Associati, per farne un centro delle proprie attività di solidarietà.
La “Casa dell’Amicizia” comprende locali per l’organizzazione e il coordinamento delle attività di Sant’Egidio in città, uno spazio dedicato ai “Giovani per la Pace” – movimento giovanile di Sant’Egidio che a Pavia raduna circa 50 giovani liceali e universitari – e un magazzino alimentare che verrà utilizzato per distribuire pacchi spesa a famiglie bisognose. All’interno della “Casa dell’Amicizia” verranno anche preparati i pasti che i volontari della Comunità distribuiscono ai senza fissa dimora settimanalmente. La “Casa dell’Amicizia” ospiterà inoltre conferenze su temi come pace e solidarietà, aperti alla cittadinanza.
Di seguito potete leggere l’intervento, in occasione dell’inaugurazione della “Casa dell’Amicizia”, di Giorgio Musso, responsabile della Comunità di Sant’Egidio di Pavia
Cari amici e care amiche,
è con grande gioia che vi do il benvenuto all’inaugurazione della Casa dell’Amicizia della Comunità di Sant’Egidio a Pavia, grazie e benvenuti!
Saluto con riconoscenza mons. Vescovo, che segue da tempo il cammino della Comunità a Pavia con paternità e amicizia, saluto il vicario don Daniele e ringrazio don Davide, che da molti anni ci accoglie. Permettetemi anche un pensiero affettuoso a mons. Giovanni Giudici, che non ha potuto vederci inaugurare una casa a Pavia ma che ha incoraggiato i primi passi della Comunità in questa città. La Chiesa di Pavia ci ha accolto con gioia il carisma di Sant’Egidio, dono dello Spirito al servizio della comunità ecclesiale e della città tutta, che papa Francesco ha efficacemente racchiuso nelle 3P: preghiera, poveri,pace..
Ringrazio per la loro presenza il Vicesindaco Alice Moggi e l’Assessore Brendolise che rappresentano questa città e la sua Amministrazione, con cui la collaborazione è fattiva e concreta.
Ringrazio gli amici delle Comunità di Genova, Milano, Novara, che hanno voluto essere presenti oggi in segno di fraternità e amicizia, ma soprattutto ringrazio il presidente della Comunità di Sant’Egidio Marco Impagliazzo che ha voluto essere presente per questa inaugurazione portandoci la vicinanza della Comunità di Roma e di tutte le nostre Comunità sparse nel mondo.
Ogni Comunità di Sant’Egidio vive uno spirito evangelico che è universale, ma la Comunità vive nella città incontrando la sua gente, ascoltandone le domande e i bisogni, e così è stato per noi qui a Pavia. Eravamo inizialmente studenti universitari, provenienti dal mondo dei fuori sede. un po’ disconnesso dal tessuto della città, e abbiamo conosciuto Pavia a partire da quelle che papa Francesco chiamava le periferie esistenziali, andando a visitare gli anziani dell’Istituto Pertusati, poi le periferie geografiche, con la Scuola della pace al Crosione, e poi ancora l’incontro con i senza fissa dimora e gli anziani del Rione Scala. Dalle periferie si capisce meglio il centro, si comprendono i problemi veri, si esce dalla bolla della propria vita che spesso limita lo sguardo solo a chi è come me. Questa è l’esperienza che abbiamo fatto e che tanti giovani continuano a fare, come tra poco ascolteremo.
E così abbiamo imparato ad amare questa città, aperta all’universale con la sua importante università e attraverso quell’universo della cura che è il Policlinico San Matteo.
Cultura e cura, questo è ciò che ha da offrire Pavia all’Italia, al mondo, e non è poco: cultura nell’epoca delle semplificazioni e delle fake news; cura in un tempo di durezza e individualismo. Pavia, anche per le sue dimensioni, può essere una città-comunità, e noi vogliamo contribuire a realizzarla. Per questo la Casa dell’amicizia, la cui realizzazione giunge per noi dopo vent’anni di presenza in questa città, sarà un luogo aperto, di incontro, accoglienza, riunione, pensiero, servizio, e le nostre porte saranno sempre aperte per chi vorrà aiutare gli altri o per chi cercherà un sostegno in un momento di difficoltà.
Permettetemi infine di ringraziare chi ha reso possibile la realizzazione di questa casa, a partire dai tanti Pavesi che ci hanno sostenuto in questi due anni di lavori, l’ing. Lardera e i suoi collaboratori, l’arch. Berni, Fulvio Pezzotti e l’impresa Edilprogetti, la Fondazione Monte di Lombardia, la Fondazione Famiglia Chalmers, il Lions Club Regisole, il Rotary Club Valle Staffora, e infine l’IKEA di San Giuliano Milanese, e in particolare Cristina Perico e Alice Parolari, che ci ha donato gli arredi permettendoci di creare un luogo non solo funzionale ma bello, perché i luoghi dove si accolgono gli altri, in particolare i più poveri, devono essere belli per restituire dignità e calore. Grazie!
Giorgio Musso, responsabile della Comunità di Sant’Egidio di Pavia
(Nella foto il Vescovo Corrado Sanguineti, con al suo fianco Giorgio Musso, impartisce la benedizione alla “Casa dell’Amicizia”)
SUL PROFILO INSTAGRAM DE “IL TICINO” POTETE VEDERE ALCUNE IMMAGINI DELL’INAUGURAZIONE DELLA “CASA DELL’AMICIZIA”. SUL PROSSIMO NUMERO DE “IL TICINO”, NELLE PARROCCHIE DELLA DIOCESI DI PAVIA E IN EDICOLA DA VENERDI’ 26 SETTEMBRE, TROVERETE UN SERVIZIO SU QUESTO EVENTO






