Papa Leone XIV: “il bene non sempre trova accoglienza, ma non arrendiamoci”

L'Angelus del Pontefice domenica 17 agosto a Castel Gandolfo

“Oggi il Vangelo ci presenta un testo impegnativo, in cui Gesù, con immagini forti e grande franchezza, dice ai discepoli che la sua missione, e anche quella di chi lo segue, non è tutta rose e fiori, ma è segno di contraddizione”. Così Papa Leone XIV ha aperto la riflessione dell’Angelus, pronunciato questa mattina, domenica 17 agosto, in Piazza della Libertà a Castel Gandolfo. Il Pontefice ha spiegato che già l’evangelista Luca ricorda come le prime comunità cristiane, pur animate da spirito di carità, abbiano subìto persecuzioni. “Non sempre il bene trova, attorno a sé, una risposta positiva. Anzi a volte, proprio perché la sua bellezza infastidisce, chi lo compie finisce coll’incontrare dure opposizioni”, ha osservato. Di fronte a questo, il Papa ha invitato a non rispondere alla violenza con la vendetta, ma a rimanere saldi: “Gesù ci invita, con il suo aiuto, a non arrenderci e a non omologarci a questa mentalità, ma a continuare ad agire per il bene nostro e di tutti, anche di chi ci fa soffrire”. Ha quindi richiamato la testimonianza dei martiri e il sacrificio quotidiano di genitori, insegnanti, professionisti, religiosi e politici che, per fedeltà al Vangelo, affrontano rinunce e incomprensioni. Citando Sant’Ignazio di Antiochia, Leone XIV ha ricordato: “Non voglio che voi siate accetti agli uomini, ma a Dio”. (AGENSIR)

(Foto Agensir)