“Affidiamo all’intercessione della Vergine Maria, assunta in cielo, la nostra preghiera per la pace”. Lo ha detto oggi, venerdì 15 agosto, Papa Leone XIV dopo la recita dell’Angelus a Castel Gandolfo: “Ella, come Madre, soffre per i mali che affliggono i suoi figli, specialmente i piccoli e i deboli. Tante volte nei secoli lo ha confermato con messaggi e apparizioni”. Il Pontefice ha ricordato le parole di Pio XII, che nel proclamare il dogma dell’Assunzione, mentre era ancora vivo il dramma della Seconda guerra mondiale, scriveva: “Vi è da sperare che tutti coloro che mediteranno i gloriosi esempi di Maria abbiano a persuadersi sempre meglio del valore della vita umana”, auspicando che mai più si facesse “scempio di vite umane, suscitando guerre”. “Quanto sono attuali queste parole!”, ha osservato Leone XIV. “Ancora oggi purtroppo ci sentiamo impotenti di fronte al dilagare nel mondo di una violenza sempre più sorda e insensibile ad ogni moto di umanità. Eppure non dobbiamo smettere di sperare: Dio è più grande del peccato degli uomini”. Il Papa ha esortato a non cedere alla rassegnazione: “Non dobbiamo rassegnarci al prevalere della logica del conflitto e delle armi. Con Maria crediamo che il Signore continua a soccorrere i suoi figli, ricordandosi della sua misericordia. Solo in essa è possibile ritrovare la via della pace”.
“Non dobbiamo rassegnarci alla logica del conflitto e delle armi”
L'appello di Papa Leone XIV dopo la recita dell’Angelus a Castel Gandolfo
