Cinque secoli di storia di una proprietà fondiaria in Lomellina: sabato 17 maggio convegno in Università a Pavia

Tra i documenti dell'archivio della famiglia Radice Fossati ne spunta anche uno con la firma dell'imperatore Carlo V

Una storia lunga 5 secoli: dalla prima proprietaria Cecilia Gallerani (amante di Ludovico il Moro, la “Dama dell’Ermellino” dipinta da Leonardo da Vinci) al documento di Carlo V con sigillo imperiale (datato 13 luglio 1525, cinque mesi dopo la Battaglia di Pavia vinta dalle truppe imperiali sull’esercito francese) che conferma la proprietà al marchese Giovanni Antonio Biglia, da Federico Confalonieri (l’eroe del Risorgimento) sino ai giorni nostri. E’ la storia della “possessione fondiaria” della famiglia Radice Fossati a Mezzana Bigli (Pavia), in Lomellina, che festeggia i 500 anni della sua esistenza. L’iniziativa, dal titolo “500 anni e un …Po” (con un chiaro riferimento al grande fiume che scorre nelle vicinanze) è organizzata dalla Fondazione Eugenio Radice Fossati in collaborazione con il Comune di Mezzana Bigli (Pavia), l’Università di Pavia e Confagricoltura Pavia. Il programma prevede una giornata di studi sabato 17 maggio nell’Aula Foscolo dell’Ateneo pavese, e due eventi a Mezzana Bigli (Pavia): sabato 20 settembre un incontro a Cascina Erbatici, e domenica 12 ottobre in occasione della festa patronale.

La scoperta di un archivio della famiglia Radice Fossati, con oltre 80 faldoni di antiche carte risalenti anche al XVI secolo, apre affascinanti prospettive per la ricerca storica sul territorio. E tra questi documenti è spuntato anche quello con la firma dell’imperatore Carlo V, che 500 anni fa ha attestato il passaggio della “possessione fondiaria” alla famiglia che ne è ancora oggi proprietaria.

Durante la presentazione, Federico Radice Fossati, presidente della Fondazione, ha illustrato il programma della giornata di studi e non solo, segnando i punti focali di un percorso di ricerca e riflessione storica. “Una lunga storia d’amore”, ha detto Radice Fossati, non senza emozione, parlando dei protagonisti e del rapporto con questa storica realtà fondiaria. Renata Crotti, già docente di Storia Medievale e referente per l’Università, ha parlato dell’istituzione, grazie alla Fondazione, di una borsa di ricerca per studi storici in Ateneo. Ha inoltre sottolineato l’importanza dell’archivio storico che potrà riservare altre sorprese.

(Nella foto gli organizzatori con al centro Federico Radice Fossati e Renata Crotti)

 

SUL PROFILO INSTAGRAM DE “IL TICINO” POTETE VEDERE L’INTERVISTA A FEDERICO RADICE FOSSATI