La Fondazione Mondino di Pavia si conferma tra i migliori istituti neurologici

Pubblicata la classifica del magazine americano "Newsweek"

La Fondazione Mondino IRCCS di Pavia conferma il buon posizionamento dello scorso anno tra gli ospedali di grande rilevanza mondiale nell’ambito della neurologia. La classifica recentemente pubblicata dal magazine americano “Newsweek” vede l’istituto neurologico pavese al quinto posto tra le strutture italiane (52esimo a livello internazionale), confermando la propria rilevanza non solo a livello globale ma anche nazionale. Anche quest’anno l’indagine è stata condotta sulla base di un sondaggio globale che ha coinvolto decine di migliaia di professionisti medici, integrato con dati di accreditamento globalmente riconosciuti. A questi dati autorevoli, che compongono il peso maggiore nell’attribuzione del punteggio, si aggiunge un’innovativa forma di indagine: ovvero le “Patient reported outcome measures” (PROMs) strumenti di valutazione che misurano lo stato di salute percepito dai pazienti e l’impatto delle cure e dei trattamenti sulla loro qualità di vita, ovvero dei questionari compilati direttamente dai pazienti. “Questa conferma- spiega Gianni Bonelli, nella foto, direttore generale della Fondazione Mondino IRCCS- è molto importante, non solo perché il nostro nome viene portato in tutto il mondo ma soprattutto perché l’impegno dell’istituto è visibile e percepito anche esternamente. Tra i nostri obiettivi vi è sicuramente un costante impegno nella ricerca e la volontà di migliorare l’efficienza delle cure dei nostri pazienti, elementi che ci hanno portato a questo posizionamento e sui quali proseguiremo a lavorare in futuro”.

 

La Fondazione Mondino ottiene la Certificazione della Parità di Genere

 

La Fondazione Mondino IRCCS dimostra sempre grande attenzione nei confronti del proprio personale e ottiene la Certificazione della Parità di Genere. Questa certificazione fa riferimento alla prassi Uni/Pdr 125:2022, l’unico standard in Italia sulla gender equality, che definisce criteri rigorosi per valutare l’impegno delle organizzazioni a promuovere un cambiamento culturale a sostegno delle tematiche di diversità e inclusione. Il traguardo appena ottenuto si colloca in un percorso più articolato della Fondazione Casimiro Mondino, che attua un welfare interno di attenzione e sostegno al personale che va nella direzione di creare un ambiente di lavoro migliore e sempre più attento a un bilanciamento tra vita privata e lavoro, allo sviluppo del capitale umano e alla crescita del senso di appartenenza. A rilasciare questa importante certificazione Bureau Veritas, accreditato da Accredia, l’Ente Unico nazionale di accreditamento indicato dal Governo italiano, che ha il compito di attestare la competenza, l’indipendenza e l’imparzialità degli organismi di certificazione e verifica. “Siamo molto orgogliosi di aver ottenuto questa certificazione – spiega la dott.ssa Federica Meriggi, direttore U.O. Risorse Umane e Legali della Fondazione Mondino IRCCS – che va nella direzione del nostro percorso di valorizzazione dell’ambiente di lavoro e delle nostre risorse. In questo particolare contesto socioeconomico, inoltre, ottenere un riconoscimento di questo tipo, legato a temi come inclusione e diversità è un segnale di quanto la Fondazione abbia a cuore il benessere delle proprie risorse”. A dimostrare questa attenzione sono proprio i numeri della Fondazione Mondino: infatti quasi il 70% della totalità dell’organico è rappresentato dalle donne, contro il 60%* della media italiana negli ospedali, ma ancora più sorprendente è il dato legato alla dirigenza, che raggiunge al Mondino la percentuale del 63% di donne, contro il dato italiano che si ferma al 22%. Infine, da pochi mesi la Fondazione ha avviato un percorso di stabilizzazione dei propri ricercatori sanitari in applicazione di un accordo sindacale di prossimità che ha consentito il disegno di una piramide della ricerca che sinora ha caratterizzato solo le amministrazioni pubbliche: di questi nuovi contratti l’83% è stato stipulato con ricercatrici donne.