“Tempesta aritmica”, studio del Policlinico di Pavia con 19 centri italiani

La ricerca evidenzia il "blocco percutaneo del ganglio stellato come trattamento sicuro ed efficace per i pazienti"

È stato pubblicato sulla più importante rivista scientifica europea di Cardiologia, “European Heart Journal”, lo studio “Star” che riporta la più grande casistica sul blocco percutaneo del ganglio stellato come trattamento sicuro ed efficace per i pazienti con tempesta aritmica ventricolare. Si tratta di uno studio multicentrico coordinato dalla Cardiologia del Policlinico San Matteo di Pavia, con la partecipazione di 19 centri Italiani, che ha arruolato 131 pazienti sottoposti ad un totale di 184 procedure.

“La tempesta aritmica – spiega Simone Savastano, cardiologo del San Matteo e ‘principal investigator’ dello studio – è una condizione che, a causa del susseguirsi di aritmie ventricolari, mette a rischio di vita il paziente. Esistono rimedi sia farmacologici che non farmacologici standard che, tuttavia, non sono sempre e rapidamente efficaci o disponibili. Il blocco del ganglio, invece, è una tecnica che si può eseguire in ogni ospedale e si è dimostrata in grado di ridurre significativamente il numero delle aritmie dei pazienti trattati già nella prima ora dopo il trattamento. Abbiamo, quindi, potuto concludere che il blocco del ganglio rappresenta davvero un’ottima arma per combatte questa condizione potenzialmente fatale”.

“Il San Matteo – prosegue Savastano -, da anni, è impegnato nella diffusione di questa tecnica grazie a corsi di formazione dedicati che hanno permesso di formare centinaia di colleghi in tutta Italia e all’estero che, poi, hanno preso parte allo studio. Grazie a questo lavoro il Policlinico, oggi, rappresenta un centro di riferimento internazionale su questa metodica e ciò è motivo di orgoglio e soddisfazione per la Cardiologia e l’Aritmologia pavese”, rappresentate nel lavoro anche da Enrico Baldi, Roberto Rordorf e Antonio Sanzo, Alessia Currao, Sara Compagnoni e Francesca Romana Gentile. Hanno collaborato anche Vito Sgromo, rianimatore di AREU – SSD AAT Pavia e la SC Formazione e Sviluppo competenze con il supporto al progetto di formazione.