Nuovo farmaco per curare la Malattia di Parkinson: la Fondazione Mondino di Pavia tra i primi ospedali in Italia ad adottarlo

La folsevodopa/foscarbidopa è stata somministrata per infusione sottocutanea

La Fondazione Mondino di Pavia è la seconda struttura in Italia ad aver utilizzato un nuovo farmaco per il trattamento dei disturbo della Malattia di Parkinson. A pochi giorni dalla disponibilità in commercio, la folsevodopa/foscarbidopa è stata somministrata per infusione sottocutanea nella Struttura Complessa Parkinson e Disturbi del Movimento dell’istituto neurologico pavese.

Sotto la guida di Roberta Zangaglia, è stato scelto di trattare un paziente con Malattia di Parkinson e fluttuazioni motorie. “La somministrazione sottocutanea – si legge in una nota del Mondino – presenta dei vantaggi per il paziente poiché garantisce un controllo stabile dei sintomi, ed è particolarmente indicato per la malattia in fase avanzata con gravi fluttuazioni motorie poco controllabili con la terapia farmacologica orale”.

“Questa nuova strategia terapeutica – continua il comunicato – potrà migliorare la qualità di vita dei pazienti con Malattia di Parkinson in cura alla Fondazione Mondino”. Per introdurre in tempi record questa nuova terapia tra le possibilità terapeutiche offerte ai pazienti con Malattia di Parkinson, hanno lavorato insieme a Roberta Zangaglia, direttore facente funzione dell’Unità complessa, e a Claudio Pacchetti, coordinatore del Centro Parkinson, un’équipe composta dai medici di reparto, Micol Avenali e Francesca Valentino, dai medici specializzandi, Giorgio Belluscio, Luca Gallo, Simone Malaspina e Piefrancesco Mitrotti, e dagli infermieri dell’Unità Parkinson coordinati da Cinzia Chionne.