I Solisti di Pavia, quattro concerti al Teatro Fraschini dal 18 gennaio al 27 marzo

Il primo appuntamento con i fratelli Lucas e Arthur Jussen al pianoforte

Torna anche nel 2024 il ciclo di concerti “Solisti d’orchestra”, che vede I Solisti di Pavia sul palco del Teatro Fraschini al fianco di artisti di fama internazionale. Quattro i concerti dal 18 gennaio al 27 marzo 2024, a cominciare dall’inaugurazione, con i fratelli Lucas e Arthur Jussen (pianoforte) il 18 gennaio, per proseguire con Lucienne Renaudin Vary (tromba) il 15 febbraio, al suo debutto con un’orchestra italiana, Avi Avital, virtuoso del mandolino, il 14 marzo, e terminare con Enrico Dindo (violoncello), il 27 marzo.

I fratelli Jussen, giovani talenti olandesi della tastiera, artisti Deutsche Grammophon  e vincitori di premi e concorsi internazionali, apriranno il ciclo il 18 gennaio, proponendo con I Solisti di Pavia il Concerto n.7 di Mozart “Lodron”, nella versione per due pianoforti. Il programma si completa con la Suite per archi in sol minore di Respighi.

Vincitrice nella categoria “Révélation” alle Victoires de la Musique Classique francesi nel 2016 e nominata da Julian Lloyd Webber tra i migliori trenta Under 30 di Classic FM nel 2021, la ventitreenne Lucienne Renaudin Vary sarà la protagonista del secondo appuntamento, il 15 febbraio. È stata la prima donna in assoluto a ricevere, nel 2019, il Premio Arthur Waser, ambito premio svizzero destinato ai giovani talenti. Insieme ai Solisti eseguirà il Concerto per tromba in mi bemolle maggiore di Johann Baptist Georg Neruda e i Tre Lieder di Dvorák, nella versione per tromba e orchestra d’archi di Martin Braun.

Il 14 marzo ritorna al Teatro Fraschini il talentuoso musicista israeliano Avi Avital, primo solista di mandolino a essere nominato per un Grammy Award. Per lui sono state composte più di cento opere per mandolino. Per l’occasione Avital proporrà un viaggio tra ritmi klezmer e folklore ungherese.

Gran finale il 27 marzo con Enrico Dindo, direttore stabile dei Solisti, che chiuderà il ciclo con un programma dedicato a Prokof’ev e Weinberg.