“Battaglie in musica. Intorno ad una Battaglia, Pavia 1525”: giovedì 11 gennaio il concerto nella chiesa di S.Maria del Carmine

L'evento, organizzato dall'Unitre e ad ingresso libero, è in programma alle 16.30: il amestro Edoardo Belotti si esibirà all'organo Lingiardi

“Battaglie in musica. Intorno ad una Battaglia, Pavia 1525”: è il titolo del concerto in programma giovedì 11 gennaio, alle 16.30, nella basilica di Santa Maria del Carmine a Pavia (nella foto, ndr). L’evento, organizzato dall’Unitre di Pavia, è ad ingresso libero. Il maestro Edoardo Belotti si esibirà all’organo Lingiardi.

Nel 2025 ricorrerà il quinto centenario della Battaglia di Pavia, un evento che segnò profondamente le vicende storiche e politiche europee e influenzò profondamente le arti. L’allora maestro di cappella nel duomo di Milano, il fiammingo Mathias Werecore, celebrò la vittoria sui francesi con “Die Schlacht von Pavia, ovvero la Battaglia Taliana”, in risposta alla celebre “A la Guerre” con cui un decennio prima Janequin aveva celebrato la vittoria francese a Marignano. Il programma musicale proposto intende mostrare il legame tra diverse Battaglie e la produzione musicale dei compositori loro contemporanei. Diversamente da quanto si potrebbe pensare, la “Battaglia” era considerato un genere musicale liturgico e veniva eseguito non solo in occasione di eventi militari, ma anche per celebrare la Pasqua, in particolare il mirabile duello tra la morte e la vita con il trionfo di quest ‘ultima: la Battaglia concludeva il canto della sequenza pasquale.

Il segno profondo lasciato dalla battaglia pavese nella storia della musica è testimoniato dal fatto che la melodia cantata dai Lanzichenecchi a Pavia, rivestita di parole liturgiche, divenne un corale luterano “Durch Adams Fall es ist ganz verderbt”, ovvero “per la caduta di Adamo [non più Pavia] è tutto perduto”, ripresa nel brano del compositore tedesco Johann Pachelbel, proposto nel Concerto. Saranno inoltre eseguiti brani dei compositori spagnoli Joseph Jimenez e Francisco Correa de Arauxo, che si ispirano rispettivamente alle composizioni di Werecore e di Janequin, del celebre compositore ed organista Dieterich Buxtehude, che celebrò la liberazione di Vienna dall’assedio turco nel 1683, e del compositore tedesco Christian Erbach. Il programma si chiude con l’interessante trascrizione per organo di una sinfonia di Joseph Haydn, la n. 53 o “Imperiale”, composta probabilmente in onore di Maria Teresa al termine delle vicende belliche legate alla successione sul trono imperiale: una scelta quest’ultima che esalta la timbrica dell’organo Lingiardi, installato nel 1836 in Santa Maria del Carmine e che esprime il meglio di sé nel repertorio più vicino all’epoca di costruzione, ovvero fine Settecento e prima metà dell’Ottocento.

L’esecuzione è affidata al maestro Edoardo Belotti, organista e clavicembalista ed esperto internazionale di prassi esecutiva storica e didattica dell’improvvisazione, che ha suonato nei più importanti festival in Europa, USA, Canada, Corea e Giappone e ha effettuato numerose registrazioni radiofoniche e discografiche, recensite con ottimi giudizi dalla critica. Bellotti è stato professore di Organo, Clavicembalo ed Improvvisazione presso diverse istituzioni musicali in Europa e Stati Uniti,  tra cui il Pontificio Istituto Ambrosiano di Musica Sacra di Milano, l’Università delle Arti di Brema (Germania), l’Università di Göteborg (Svezia) e la Eastman School of Music di Rochester (USA), dove è professore associato di Tastiere Storiche.