“Tempo di ascolto”, all’Apolf di Pavia presentati i risultati dello sportello psico-educativo per gli adolescenti

Sono stati presentati nella mattinata di giovedì 5 ottobre i risultati di “Tempo di Ascolto”, lo sportello psico-educativo attivato da Apolf Pavia grazie al sostegno del Lions Club Certosa di Pavia: il progetto, portato avanti da personale esterno (appartenente al centro PASparTU che ha incaricato uno psicologo e un pedagogista clinico) ha coinvolto in primis le classi della scuola e poi, più direttamente, 15 studenti che sono stati seguiti con sostegno psico-educativo per un anno grazie a cinque incontri individuali, uno per ogni studente. “L’iniziativa è nata dopo il periodo della pandemia, riscontrando nei ragazzi molte difficoltà dovute all’isolamento – ha commentato il direttore di Apolf Pavia Piero Giacomo Iannello alla conferenza stampa di presentazione dei risultati, a cui hanno preso parte anche l’avvocato Alessandra Morlotti e il professor Giovanni Bottiroli (rispettivamente past president e presidente del Lions di Certosa) -. Abbiamo lavorato prima su 21 classi, poi i due professionisti si sono dedicati agli incontri individuali. I ragazzi hanno manifestato senso di disorientamento, difficoltà nei rapporti con i coetanei con gruppi costruiti per inerzia e senza legami o elementi ‘leganti’, timore del giudizio altrui, non accettazione di sé, paura del futuro, senso di pressione e difficoltà familiari. Proprio alla luce di tutto questo, vogliamo dare continuità al progetto anche per il nuovo anno formativo: torneremo in classe e creeremo, sempre con il supporto dei professionisti, dei gruppi nei quali i ragazzi potranno esprimersi e far emergere timori ed emozioni; continueranno anche gli incontri individuali, partendo però dal gruppo-classe”.
Considerati anche i recenti fatti di cronaca, che hanno visto un ragazzino di 14 anni picchiato da un gruppo di coetanei in centro città, Giacomo Iannello ha commentato che la scuola non può occuparsi di tutto ma che può segnalare i casi ad altri attori del territorio che possano supportare i ragazzi: “Così abbiamo fatto grazie all’aiuto della Casa del Giovane, che ha preso in carico il ragazzo grazie alle proprie professionalità”, ha concluso Iannello.

(nella foto da sinistra Bottiroli, Morlotti e Iannello)