Peste Suina nel pavese, proteste per la possibile uccisione di animali in rifugio

Continua la protesta da parte di diverse associazioni animaliste per il prospettato abbattimento di suini che fanno parte del rifugio Cuori Liberi di Zinasco, in provincia di Pavia. Gli abbattimenti sono stati disposti dopo che due maiali del rifugio sono morti e risultati positivi alla Peste Suina Africana, patologia non trasmissibile all’uomo che sta colpendo diversi allevamenti pavesi. Il rifugio ospita diversi animali provenienti da maltrattamenti e abbandoni compresi diversi suini che, secondo le disposizioni dell’ATS di Pavia, dovranno essere abbattuti.
Una decisione contestata da diverse associazioni animaliste che nelle ultime ore sono scese in campo per impedire gli abbattimenti: “LAV, insieme a Vita da Cani e Cuori Liberi, ha diffidato l’Azienda Sanitaria pavese a procedere alle uccisioni – scrive la Lega Italiana Antivivisezione sul proprio sito -. Abbiamo già diffuso notizia che il TAR Lombardia non ha accolto la richiesta avanzata da LAV e altre associazioni di sospendere l’esecuzione dei maiali del rifugio Cuori Liberi, ma ha fissato un’udienza di sospensione al 5 ottobre. Con Vita da Cani, Cuori Liberi e Lega Nazionale per la difesa del Cane, abbiamo diffidato l’Azienda Sanitaria Locale a procedere con le uccisioni prima del giudizio collegiale del TAR del 5 ottobre e presentato appello al Consiglio di Stato per impedire, fin da subito, l’ingresso nel rifugio a chi intende uccidere tutti i 35 maiali ospitati”.
I suini ospiti del rifugio non sono destinati all’uso alimentare: sono abituati al contatto con gli uomini, giocano volentieri con i bambini che li vanno a visitare: “Sono animali ormai abituati ad interagire con i più piccoli e con i fragili – dice la volontaria Antonella Mastrogiacomo -. Sono liberi dopo una vita di sofferenze e sani”.