“MaugeriInArte”, mercoledì 26 luglio serata revival anni 60/70/80

Alle 16.30, nell'Area Lounge dell'Istituto di Pavia, con Marco Sacchi, tecnico di Radiologia con la passione per il canto

Torna all’IRCCS Maugeri di Pavia, “MaugeriInArte”, la rassegna culturale per umanizzare i luoghi di cura, pensata da Annalisa Andaloro, la responsabile Procurement & supply chain di ICS Maugeri a livello nazionale. Torna ne “I pomeriggi musicali” con un’ora di buona musica, offerta oltretutto da un dipendente Maugeri: Marco Sacchi, coordinatore Tecnico sanitario di Radiologia medica nell’Istituto stesso. Sacchi pavese, 60 anni, in Maugeri dal 1990, è infatti anche un appassionato musicista, innamorato del bel canto, che da anni si esibisce in molti locali del Pavese, con un repertorio anni 60/70/80: lo stesso che eseguirà mercoledì 26, dalle 16,30 alle 17,30, nell’Area Lounge dell’Istituto, in via Maugeri, 10 (ingresso libero). Un artista generoso che, per sette anni, è andato a suonare ogni sabato per gli anziani ospiti della Rsa di Cava Manara, fra cui la madre Piera scomparsa recentemente, allietandoli con le belle canzoni della loro giovinezza. «Dopo la sua morte, ci sono tornato un paio di volte», racconta Sacchi, «ma è stata dura: è ancora troppo presto». Il musicista ricorda che la mamma, ammalata di Alzheimer, alla fine aveva perso lucidità ma, come altri ospiti, cantava a memoria le canzoni che lui eseguiva, da Gianni Morandi a Massimo Ranieri, da Mina a Patti Pravo. «La sua preferita», ricorda ancora commuovendosi, «era ‘Occhi di ragazza’ di Morandi». L’amore per la musica ha accompagnato Marco Sacchi sin da piccolino: «In edicola facevo incetta dei libricini che riportavano i testi delle canzoni in voga», ricorda, «e me le imparavo a memoria». Provò anche la via dei concorsi canori, negli anni 70: «Andai a Castrocaro, al Bacchino di Prato, ma poi mollai era una competizione troppo dura», ricorda, «e preferii cantare, per il gusto di farlo, nei locali del Pavese e poi c’era il lavoro di tecnico di radiologia, che cominciai presto, a 18 anni, che mi appassionava moltissimo, come mi appassiona ancora oggi». Autodidatta per la chitarra, Sacchi si accompagna con basi professionali «ne di ho 19mila canzoni», ha vissuto la stagione d’oro dei locali cittadini, dal Confluente alla Gelateria Morandotti di Piazza Vittoria al Politeama, soprattutto con gli Aldeberan, gruppo storico di amici musicisti, che si è sciolto «da quando Mauro, il tastierista, non c’è più». «Da settembre però riprenderò a suonare con Giovanni “Nene” Trentonzi, dei Fata Morgana: sarà una bella festa», rivela. Intanto, mercoledì, a far festa saranno i pazienti dell’IRCCS Pavia.