La Festa dei Carabinieri, da 208 anni anche a Pavia “Nei secoli fedele”

La cerimonia si è tenuta in piazza San Pietro in Ciel d'Oro, davanti alla caserma del comando provinciale dell'Arma

Si è svolta anche a Pavia nella mattinata di lunedì 6 giugno la Festa dei Carabinieri, tradizionale momento di celebrazione annuale che riunisce istituzioni e comuni cittadini legati all’Arma; presenti le associazioni d’arma con i loro labari.
La cerimonia si è tenuta in piazza San Pietro in Ciel d’Oro, davanti alla caserma del comando provinciale dell’Arma e all’omonima basilica che accoglie le spoglie di Sant’Agostino: tra i ringraziamenti, il comandante provinciale colonnello Luciano Calabrò ha voluto ricordare i Carabinieri morti negli ultimi due anni (periodo fortemente condizionato dalla pandemia) a cui è stata dedicata anche una targa “in ricordo dei carabinieri caduti per la difesa della patria e la salvaguardia delle libere istituzioni”, posta
nel giardino del comando provinciale e sorretta da due pietre delle Torre Civica, caduta improvvisamente in Piazza Duomo, nel cuore della città, il 17 marzo 1989, donate dal comune di Pavia.
“Al di là dei freddi numeri, penso che la misura del nostro operato risieda nel cuore delle persone oneste che ci stimano e talvolta ci criticano in maniera costruttiva per spronarci a fare meglio – ha detto nel suo discorso il colonnello Calabrò -. Credo che questa misura risieda nell’eroismo quotidiano dei nostri comandanti di stazione e nei nostri Carabinieri a partire dai gradi più bassi, dalla vicinanza e dall’empatia con cui accolgono costantemente i cittadini. Credo, parafrasando san Paolo, nella fatica della carità, che dobbiamo perseguire, benigna, paziente, che non si adira, che non invidia, che non cerca il suo interesse, che non manca di rispetto, che non tiene conto del male ricevuto, che non gode dell’ingiustizia ma si compiace della verità”.