“Le Ragioni del Nobel 2021 per la Fisica”: martedì 16 novembre l’incontro

In diretta su Youtube e Facebook, l'evento promosso dalla Scuola Universitaria Superiore Iuss di Pavia e dal Gran Sasso Science Institute dell’Aquila

Come si vince un Nobel? Che genere di lavoro viene premiato? Perché è stato assegnato il Nobel per la Fisica 2021 allo studioso italiano Giorgio Parisi (nella foto ANSA, ndr) per i suoi studi sui sistemi complessi? A questi e altri interrogativi risponderanno ricercatori ed esperti della Scuola Universitaria Superiore Iuss di Pavia e del Gran Sasso Science Institute (Gssi) dell’Aquila, in occasione di un incontro congiunto in programma martedì 16 novembre alle ore 16.
“Il Premio Nobel 2021 per la Fisica  – si legge in comunicato di Iuss Pavia – porta all’attenzione della collettività un settore che, pur descrivendo la maggior parte dei fenomeni che ci circondano, riceve poca attenzione mediatica: la meccanica statistica dei sistemi complessi. Questa branca della fisica teorica si occupa di descrivere i fenomeni cooperativi in cui intervengono una grande molteplicità di agenti, dai fenomeni di turbolenza atmosferica ai sottili meccanismi che regolano le fluttuazioni climatiche, fino alle transizioni di fasi dei materiali amorfi. (…) Per il grande impatto nella vita di tutti i giorni della meccanica statistica dei sistemi complessi, con l’evento ‘Le Ragioni del Nobel 2021 per la Fisica’ del 16 novembre alle ore 16, presso le sedi delle due Scuole Universitarie Superiori, in streaming sul canale YouTube e in Diretta Live sulle pagine Facebook Gssi e Iuss, si intende celebrare, grazie a Giorgio Parisi, il progresso della fisica italiana in questo affascinante campo, approfondendo le motivazioni del Nobel 2021 per la fisica”.
Dopo i saluti istituzionali dei rettori delle due Scuole, Prof. il prof. Eugenio Coccia del Gssi e il prof. Riccardo Pietrabissa dello Iuss, l’incontro inizierà con l’intervento del prof. Angelo Vulpiani, docente ordinario  all’Università La Sapienza di Roma. Seguiranno poi gli interventi del dott. Marco Gaetani, ricercatore allo Iuss di Pavia, e del dott. Giacomo Gradenigo, ricercatore del Gran Sasso Science Institute dell’Aquila.