Covid-19, oltre 2mila sacche di plasma raccolte e infuse al San Matteo di Pavia

Su "il Ticino" l'intervista al prof. Cesare Perotti, primario del Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale

Oltre 2mila sacche di plasma raccolte e infuse. Sono i dati dell’attività svolta, in 15 mesi di emergenza Covid-19, dal Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale del San Matteo di Pavia, diretto dal prof. Cesare Perotti (nella foto ANSA). Il Policlinico, nella fase iniziale e più drammatica della pandemia, ha lanciato la terapia con il plasma iperimmune (donato dai pazienti che sono riusciti a sconfiggere il virus). I risultati ottenuti hanno confermato la bontà della scelta: nei pazienti trattati con plasmaterapia (tutti alle prese con forme particolarmente aggressive del Coronavirus), il tasso di mortalità è sceso in maniera considerevole. “La nostra esperienza continua ad essere estremamente positiva – conferma il prof. Perotti in un’intervista pubblicata sul nuovo numero del settimanale ‘il Ticino’ della Diocesi di Pavia -: in questi 15 mesi di attività abbiamo imparato molto operando sul campo, affinando le conoscenze e i metodi”. Il primario del San Matteo sottolinea i principi cardine attorno ai quali si deve sviluppare la terapia: “Abbiamo approntato un protocollo che si basa su due presupposti fondamentali: il plasma utilizzato deve essere di elevata qualità, ovvero con un alto contenuto di anticorpi neutralizzanti; inoltre la somministrazione va effettuata in una fase precoce della malattia. Non sempre però in Italia, in Europa e nel resto del mondo si è seguita questa strada. Anzi, spesso ognuno è andato per conto proprio, con il risultato che sono stati infusi plasmi diversi. Al San Matteo invece abbiamo sempre rispettato con grande rigore le due regole”. Il Policlinico di Pavia è stato indicato dalla Commissione Europea come capofila per produrre le linee guida per l’utilizzo del plasma da convalescenti contro il Covid: “E’ un ruolo che ci rende orgogliosi e ci carica di grandi responsabilità – sottolinea Perotti -. Stiamo analizzando con grande attenzione oltre 800 lavori scientifici, pubblicati sulle riviste più accreditate. L’obiettivo è definire un protocollo univoco in tutta Europa per il corretto utilizzo del plasma: penso che tra ottobre e novembre saremo pronti”. (A.Re.)

 

POTETE LEGGERE L’INTERVISTA INTEGRALE AL PROF. CESARE PEROTTI SUL NUOVO NUMERO DEL SETTIMANALE DIOCESANO “IL TICINO”, CHE TROVATE NELLE PARROCCHIE DELLA DIOCESI DI PAVIA E NELLE EDICOLE DI TUTTA LA PROVINCIA