Il Teatro Fraschini di Pavia riapre al pubblico

Da lunedì 26 aprile con la proiezione in anteprima nazionale del documentario "Il Rito Sospeso"

Lunedì 26 aprile riapre il Teatro Fraschini di Pavia. Nel giorno decretato dal Governo per la riapertura delle sale in tutta Italia, Pavia è pronta e per l’occasione sarà proiettato in anteprima nazionale il documentario di Elvio Longato “Il Rito Sospeso”, girato a Pavia a settembre 2020 in occasione del Progetto “98 giorni”. Le proiezioni sono in programma: lunedì 26 aprile alle 20, mercoledì 28 aprile alle 20.30, venerdì 30 aprile alle 20.30; la durata è di 25 minuti; la prenotazione (gratuita) è obbligatoria, su teatrofraschini.it/biglietteria online

 

IL PROGETTO “98 GIORNI” PRIMA DEL FILM

 

Un «rito di riapertura» che ha coinvolto la città di Pavia. Dedicato a tutto il mondo del teatro, per immaginare con l’arte il futuro oltre la pandemia. Prodotto dalla Fondazione Teatro Fraschini, scritto da Serena Sinigaglia. Oggi è diventato  un  documentario per la regia di Elvio Longato. “98 giorni”, come il primo periodo di chiusura che i teatri hanno dovuto rispettare dal 9 marzo al 15 giugno 2020 a causa della pandemia, il rito di riapertura che il Teatro Fraschini ha portato in 34 luoghi simbolo della città. “98 giorni” è una performance che con un forte valore simbolico ha coinvolto 98 artisti, tra cui attori, danzatori, circensi, tecnici e maestranze, in rappresentanza delle tante e varie professioni del teatro italiano duramente colpite dagli effetti della pandemia. Voluto e prodotto dalla Fondazione Teatro Fraschini, con il supporto e il patrocinio del Comune di Pavia e in collaborazione con l’Università di Pavia, da un’idea di Francesca Bertoglio, direttore generale e artistico del Teatro Fraschini, il progetto si è avvalso della collaborazione di Fabrizio Fiaschini, docente di Storia del Teatro e di Performance all’Università di Pavia, e la regia è stata affidata alla regista Serena Sinigaglia e alla Compagnia ATIR di Milano. “98 giorni” ha lanciato un potente messaggio da Pavia sull’importanza e la necessità delle arti e dello spettacolo nella vita civile, sul ruolo della cultura che ora deve prendersi cura di una comunità ferita e turbata. Il programma prevedeva due momenti distinti. Durante il giorno, il gruppo degli attori è uscito da un teatro vuoto, senza pubblico, il Teatro Fraschini. Ognuno di loro ha raggiunto uno dei 34 luoghi di comunità di Pavia; luoghi simbolo, comunità che durante il lockdown hanno dovuto ritirarsi dietro ad una porta chiusa all’esterno: Rsa, scuole, collegi universitari, musei che hanno riaperto quella porta proprio per recuperare un incontro mancato con gli artisti. In ognuno di questi luoghi gli attori hanno recitato simultaneamente la poesia Nove Marzo Duemilaventi toccante e potente testo di Mariangela Gualtieri, scritto in una sorta di “precipitazione poetica” la mattina del 9 marzo, e che la poetessa ha concesso con gioia sposando pienamente il progetto. Le sue parole hanno toccato profondamente gli animi con i suoi versi tanto da diventare virale nelle settimane del lockdown. Il “rito” si è concluso la sera del 29 settembre 2020 al Castello Visconteo, trasformato in un grande set cinematografico: i 98 artisti  al Castello Visconteo hanno incontrato 98 cittadini – selezionati tra le persone coinvolte nella produzione e nelle attività dei luoghi di comunità,  adeguatamente preparati e distanziati nella più rigorosa osservanza delle norme anti Covid-19 – chiamati a prendere parte attivamente a un’azione partecipata carica di simboli e suggestioni, che ha messo in scena un messaggio di rinascita e di bellezza, in cui il Teatro, la città e la comunità nazionale, per così dire, “torneranno a respirare”.

(la foto del Progetto “98 giorni” al Teatro Fraschini è di Serena Serrani)