Omicidio di Vigevano: ritrovato nelle acque del Ticino il corpo di Filippo Incarbone

Il camionista ucciso per il quale sono finiti in carcere due uomini accusati dell'omicidio

Dopo cinque giorni di ricerche, i sommozzatori dei vigili del fuoco hanno ritrovato oggi, martedì 16 febbraio, il cadavere di Filippo Incarbone nelle acque del Ticino a Vigevano (Pavia). E’ l’autotrasportatore di 49 anni che era scomparso da inizio gennaio e per la morte del quale due persone si trovano in carcere con le accuse di omicidio e distruzione di cadavere: Gianluca Iacullo, 44 anni, e Michael Mangano, 31 anni, entrambi residenti nelle città ducale come la vittima. Il ritrovamento è avvenuto all’altezza della Lanca Ayala, a circa 3 chilometri dal luogo in cui il cadavere sarebbe stato gettato nel fiume. Il corpo è stato trasferito ora all’istituto di Medicina Legale dell’Università di Pavia, dove verrà effettuata l’autopsia e sarà sottoposto a riconoscimento da parte dei parenti del camionista ucciso. Incarbone, secondo quanto è emerso dall’inchiesta e dalle ammissioni di uno dei due indagati, sarebbe stato ucciso per il mancato pagamento di un debito. Oggi i carabinieri dei Ris di Parma hanno effettuato un sopralluogo nella casa dove è avvenuto il delitto. Ieri il gip di Pavia aveva convalidato l’arresto di Iacullo e Mangano.

Nella foto (dei vigili del fuoco) i mezzi dei vigili del fuoco nella zona dove è stato ritrovato il corpo nel Ticino