Asp Pavia, accordo raggiunto per il “Premio Covid”

L'intesa siglata tra i sindacati e i vertici dell'Azienda Servizi alla Persona

E’ stato siglato l’accordo tra i sindacati e i vertici dell’Asp di Pavia (nella foto l’ingresso della Rsa “Pertusati”, ndr) per il riconoscimento del “Premio Covid” ai dipendenti dell’Azienda servizi alla persona: ad annunciarlo è un comunicato firmato da Patrizia Sturini (FP Cgil), Domenico Mogavino (Cisl FP) e Andrea Galeppi (Uil FPL).

“Venerdì 12 febbraio – si legge nella nota dei tre sindacati confederali – si è tenuto l’incontro sindacale tra le Organizzazioni Sindacali e la delegazione trattante dell’Asp; presenziavano per l’azienda l’Avv. Maurizio Niutta e il Dott. Marco Rollone, con all’ordine del giorno il riconoscimento dell’indennità di malattie infettive ed il riconoscimento del ‘Premio Covid’.
Dopo ampio confronto e discussione si è concordato quanto segue:

Riconoscimento dell’identità di malattie infettive a tutto il personale sanitario (reparti Covid) in base alle giornate di presenza, come previsto dall’art 86 comma 6 C.C.N.L. vigente. Appare scontato quanto conquistato anche se è doveroso precisare che si è giunti ad un accordo, in quanto l’amministrazione, che comunque ci sentiamo di ringraziare per il confronto svolto con le Organizzazioni sindacali, non riteneva di dover erogare tale somma come da automatismo contrattuale. Per questi motivi percorreremo anche altre iniziative di natura legale, per far si che per il futuro non ci possano essere interpretazioni contrastanti ed unilaterali su un norma per noi “Chiarissima”!

Riconoscimento ‘Premio Covid’. E’ doveroso ricordarvi che anche su questo punto abbiamo cercato di sottoscrivere un accordo sostitutivo rispetto a quanto destinato da Regione Lombardia a tutti gli enti sanitari pubblici ad esclusione delle ASP. Ovviamente avremmo preferito discutere e suddividere “moneta fresca” per premiare “ Gli Eroi “ ed invece, per colpa esclusivamente della politica ci siamo trovati ad affrontare un tema più che giustificato ma a ‘Iso risorse’. Pertanto abbiamo cercato di distribuire le quote in maniera responsabile pur sapendo che magari qualche operatore si potrà sentir discriminato e non soddisfatto completamente dell’accordo.

“L’accordo – precisa la nota – prevede il pagamenti in due tranche :

  • La prima legata all’utilizzo del residuo dei fondi contrattuali che vede una suddivisione della quota totale suddiviso dell’85% per il personale sanitario e il 15% al personale tecnico/amministrativo.
  • La seconda legata alla quota riferita ai soldi recuperati attraverso la vittoria sulla sentenza ad un ex dipendente che prevede un riconoscimento pari all’80% al personale sanitario e al 20% al personale tecnico/amministrativo

Quote che saranno esigibili nella mensilità di febbraio”.