A Voghera il comizio di Matteo Salvini a sostegno di Paola Garlaschelli

Il leader della Lega: "Difenderemo quota 100 e i Decreti sicurezza dentro e fuori dal Parlamento"

“Cercano sempre di farci litigare, ma il centrodestra è una squadra unita. I nostri avversari sono abusivamente al Governo e faremo di tutto per mandarli a casa”. A dichiararlo è stato oggi pomeriggio, domenica 27 settembre, a Voghera (Pavia) Matteo Salvini, in un comizio a sostegno di Paola Garlaschelli, candidata sindaco del centrodestra che domenica 4 e lunedì 5 ottobre sfiderà nel ballottaggio Nicola Affronti appoggiato dal centrosinistra. Presenti anche diversi sindaci della Lega in provincia di Pavia, tra cui Mario Fabrizio Fracassi (Pavia), Andrea Ceffa (Vigevano) e Marco Facchinotti (Mortara), il deputato pavese di Forza Italia, Alessandro Cattaneo, ed Elena Lucchini, deputata vogherese della Lega e segretario cittadino del Carroccio. “Domani – ha aggiunto Salvini – sarò in Veneto per la campagna elettorale e domani sera cenerò con Luca Zaia: anche con lui tentano sempre di mettermi in contrasto, ma non ce la faranno mai. D’altra parte continuano a inventarsi storie sul sottoscritto: l’ultima che ho letto oggi è che avrei una villa in Costa Smeralda, una storia che non ha nessun fondamento come tante altre”. In apertura di intervento, Salvini ha voluto rassicurare tutti i presenti (erano più di mille le persone che lo hanno ascoltato in Piazza Duomo a Voghera) sulle sue condizioni: “Non ho la febbre, ho solo un forte torcicollo dovuto alla stanchezza che ho curato con due flebo di cortisone. E comunque mi sono sottoposto ieri al test sul Covid-19 e sono risultato negativo”.

“Dopo aver avuto l’autorizzazione del mio legale – ha spiegato ancora Salvini -, ho pubblicato sul sito della Lega la mia memoria difensiva per il processo in cui, da sabato prossimo, comparirò a Catania come imputato. Sono una cinquantina di pagine: mi auguro che siano in tanti a leggerle per rendersi conto di come sono andate le cose. Ho fatto solo il mio dovere, da ministro e prima ancora da italiano, per difendere la sicurezza e i confini del nostro Paese. Spero di trovare un giudice libero, non uno come Palamara”.  “Difenderemo quota 100, ‘opzione donna’ e i decreti sulla sicurezza dentro e fuori dal Parlamento”, ha aggiunto il segretario della Lega, replicando a quanto dichiarato ieri dal premier Giuseppe Conte: “Grazie all’introduzione di quota 100 – ha affermato Salvini – 300mila lavoratori sono potuti andare in pensione e 150mila giovani hanno trovato un’occupazione. Guai a chi pensa di tornare alla legge Fornero: non lo permetteremo”. Infine, a margine del comizio, non è mancata una dichiarazione in merito alle polemiche delle ultime ore sull’aumento di stipendio per Pasquale Tridico, presidente dell’Inps: “Chiederemo le dimissioni del presidente dell’Inps, ma non tanto per il suo stipendio ma per come ha gestito l’Istituto in questi mesi: non è ammissibile che 500mila lavoratori italiani siano ancora in attesa di percepire la cassa integrazione. Il presidente dell’Inps svolge un compito importante ed è giusto che debba guadagnare bene. Sul suo emolumento noi non c’entriamo, visto che è stato deciso il 20 luglio. Quel che non accetto sono le modalità con le quali si è stabilito questo compenso: in piena estate, quasi di nascosto, attraverso una circolare con valore retroattivo”.