Non spetterà al Comune di Pavia la bonifica del “fondo Rottino”

Il Consiglio di Stato ribalta la sentenza del Tar della Lombardia

Non spetterà al Comune di Pavia la bonifica della discarica del fondo Rottino, alle porte della città. Così ha deciso il Consiglio di Stato, accogliendo il ricorso dell’Amministrazione comunale e ribaltando il verdetto del Tar della Lombardia dello scorso anno. Il Tribunale amministrativo regionale aveva accolto la tesi della Provincia di Pavia, ente secondo cui l’intervento (che avrebbe comportato un costo di diversi milioni di euro) sarebbe stato di competenza del Comune.
Tra il 1969 e il 1974 nell’area era stata realizzata una discarica per rifiuti solidi urbani, autorizzata dal Comune. In realtà però nello stesso terreno, negli anni successivi, sono stati smaltiti anche altri rifiuti in maniera illecita. Il fondo è stato poi acquisito dalla società Milano-Serravalle per realizzare la tangenziale di Pavia che transita anche in quel tratto, al confine tra il comune di Pavia e quello di San Martino Siccomario (Pavia).
Il sindaco Mario Fabrizio Fracassi e l’avvocato Alberto Vittorio Fedeli (nella foto, ndr), il legale del Comune in questa vertenza, hanno auspicato che “Amministrazione comunale, Regione, Provincia e Milano-Serravalle possano ora trovare un’ intesa per programmare un intervento di bonifica del fondo”. “Non potevamo certamente accollarci noi una spesa così ingente, anche perchè la legislazione in materia ambientale è profondamente cambiata nel corso degli anni – ha aggiunto il sindaco -. Anche chi mi ha preceduto alla guida del Comune, ha sempre rispettato le regole vigenti”.