Fracassi: “Ecco perchè i parchi giochi di Pavia restano chiusi sino al 15 giugno”

Il sindaco: "In questa fase è meglio una cautela in più in attesa che l'indice dei contagi cali ulteriormente"

I parchi gioco di Pavia resteranno chiusi sino al prossimo 15 giugno. Così ha deciso il sindaco Mario Fabrizio Fracassi (nella foto, ndr), con un’ordinanza che ha stabilito il divieto di accesso per altre due settimana alle aree pubbliche per il gioco dei bambini. Una decisione dettata da motivi di prudenza, nell’attuale “Fase 2” dell’emergenza coronavirus. Ma non sono mancate le proteste da parte di alcuni genitori, anche perchè in altre città (come Milano) gli stessi spazi sono già stati riaperti. Il sindaco ha così deciso di rispondere alle polemiche con un intervento sulla sua pagina Facebook.  “Cari Concittadini – scrive Fracassi – , la mia decisione di tenere chiuse, fino al 15 giugno, le aree gioco per bambini presenti nei parchi pubblici ha generato un po’ di discussione, quindi mi sembra giusto spiegare le ragioni di questa scelta.
Premetto che comprendo bene il disagio di tanti genitori, essendo padre di un figlio di 9 anni (a cui piacerebbe andare a giocare al parco). Il motivo per cui ho emanato l’ordinanza di proroga è presto detto: per garantire al 100% la sicurezza dei più piccoli, cui deve essere riservata, com’è ovvio, la massima attenzione, bisognerebbe igienizzare ogni singolo gioco a ogni singolo utilizzo, predisponendo un ‘pronto intervento’ di sanificazione, permanente, in ogni area gioco della Città. Cosa, naturalmente, impossibile”. “Ecco la ragione! – continua il sindaco – La mia cautela potrà forse sembrare eccessiva, ma sono fermamente convinto che, in una situazione come quella attuale, ancora in evoluzione dal punto di vista epidemiologico, una cautela in più sia preferibile a una cautela in meno. Si tratta di tenere duro per altre due settimane, nell’attesa che l’indice dei contagi cali ulteriormente. Magari sbaglierò, ma preferisco sbagliare difendendo la salute dei pavesi, piuttosto che mettendola a rischio”.