Lezioni online per far conoscere agli studenti il Cnao di Pavia

Il tour virtuale, promosso dal Centro nazionale di adroterapia oncologica, è dedicato agli alunni delle medie superiori

Una lezione online per conoscere l’unico acceleratore di particelle italiano, uno dei 6 al mondo, capace di generare fasci di ioni carbonio e protoni utilizzati per curare i tumori. E’ l’iniziativa promossa dal Cnao di Pavia durante l’attuale emergenza coronavirus. Il Centro nazionale di adroterapia oncologica ha messo i suoi fisici e tecnici a disposizione dei ragazzi delle scuole medie superiori italiane: le lezioni, che avvengono all’interno delle piattaforme utilizzate dagli istituti scolastici per la didattica online, sono dei “tour virtuali” all’interno del Cnao in cui, attraverso immagini e grafiche, è presentato l’acceleratore di particelle, che funziona come le grandi “macchine” del Cern, ma, nel caso del Cnao, è utilizzato per curare i tumori radioresistenti o non operabili.
La prima lezione ha visto la partecipazione di 170 studenti dell’Istituto “Italo Calvino” di Rozzano (Milano) e del Liceo scientifico Carlo Cattaneo di Torino, “guidati virtualmente” da Monica Necchi, fisico, e Angelica Facoetti, radiobiologa. Le prossime lezioni, in programma l’8 e il 13 maggio e curate da Erminia Bressi, fisico, e Alexandra Ferent, tecnico sanitario di radiologia medica, coinvolgeranno 249 allievi dell’Istituto comprensivo S. Ambrogio di Milano, del Liceo Castelnuovo di Firenze e del Liceo Norberto Rosa di Bussoleno (Torino).
Gli istituti scolastici interessati a organizzare lezioni online con gli esperti del CNAO possono scrivere a: Comunicazione@cnao.it
Al Cnao i protoni e gli ioni carbonio sono accelerati fino a 1/5 della velocità della luce e sono indirizzati, attraverso un complesso sistema di magneti, sulla massa tumorale. Queste particelle hanno una maggiore efficacia nel distruggere le cellule del tumore rispetto ai fotoni utilizzati nella radioterapia tradizionale. L’adroterpia con ioni carbonio e con protoni (protonterapia) fa parte delle cure del Servizio Sanitario Nazionale.