Dopo il successo della prima edizione primaverile, torna a Pavia “Arte e natura contro le demenze”, il progetto promosso da ADMA – Associazione per le Demenze e l’Alzheimer -, in collaborazione con i Musei Civici, l’Orto Botanico dell’Università di Pavia e altre realtà cittadine. L’iniziativa utilizza arte, cultura e natura come strumenti di benessere e inclusione per le persone affette da demenza e per le loro famiglie. L’assessore ai Servizi Sociali Gipo Anfosso ha espresso soddisfazione per la prosecuzione del progetto, che si amplia con nuovi appuntamenti e con l’ingresso del Museo Kosmos tra i partner. Sono inoltre previste attività dedicate ai ragazzi del servizio diurno della Casa del Giovane, per estendere l’esperienza anche ad altri ambiti di fragilità. Il presidente di ADMA, Gianluca Maffoni, ha ricordato il grande riscontro ottenuto nella prima fase, che aveva coinvolto l’Orto Botanico e i Musei Civici: “Spesso la parte razionale si affievolisce, ma resta viva quella emozionale. L’arte e la natura riescono a risvegliare questa dimensione profonda”. Il prossimo appuntamento, il 5 novembre, sarà una visita alla mostra del Castello Visconteo dedicata agli arazzi e ai manufatti rinascimentali. Per la direttrice dei Musei Civici, Laura Bonini, il progetto rappresenta un esempio concreto di welfare culturale: “L’approccio all’arte aumenta il benessere dei pazienti e crea legami positivi tra persone e luoghi”. Anche Silvia Assini, direttrice dell’Orto Botanico, ha sottolineato il valore del percorso sensoriale sviluppato in primavera, incentrato sui cinque sensi e accompagnato da momenti di gioco e curiosità. “La formazione degli educatori è fondamentale – ha aggiunto – perché sono loro a trasmettere le emozioni ai partecipanti”. Francesca Cattaneo, responsabile tecnica dei Musei dell’Università di Pavia, ha ricordato come la fragilità possa diventare occasione di crescita collettiva: “Le convenzioni con Casa Benedetta Cambiagio e Casa del Giovane dimostrano che la cultura favorisce la relazione e combatte l’isolamento”. A chiudere l’incontro è stato Karim Keller, referente del progetto Ricordare: “Queste esperienze creano una comunità che accoglie la fragilità. Cultura, arte e bellezza sono forme di cura che uniscono e fanno bene alla mente e al cuore”.
Laura Rossi
(Nella foto, da sinistra, Francesca Cattaneo, Silvia Assini, Laura Aldovini, Cristina Barbieri, Gipo Anfosso, Gianluca Maffoni, Karin Keller)






