È un risultato che fa seguito a una valutazione molto dettagliata dell’attività scientifica e assistenziale svolta negli ultimi 4 anni. Il lungo processo di analisi dei risultati dell’ospedale ha incluso anche una visita, nello scorso marzo, di una commissione di esperti indipendenti che ha potuto valutare , anche incontrando direttamente e informalmente i ricercatori, l’organizzazione dell’Istituto, le infrastrutture dedicate alla ricerca e la coerenza con la missione affidata agli IRCCS. Nella conclusione di un documento di analisi molto dettagliato è stato particolarmente apprezzato un forte investimento in nuove tecnologie, il crescente impatto della produzione scientifica e la forte proiezione internazionale dell’attività di ricerca. La intensa sinergia e integrazione con la nostra Università è stata particolarmente sottolineata e fortemente incoraggiata. La Commissione ha definito il San Matteo una vera eccellenza del Servizio Sanitario Nazionale, con un impatto della ricerca giudicato ottimo, in grado di competere a livello internazionale per qualità, risultati e innovazione. Il Policlinico San Matteo è stato riconosciuto IRCCS per la prima volta nel 1982 e da allora ha sempre ottenuto la conferma del proprio status, consolidando nel tempo il suo ruolo di riferimento per la ricerca biomedica e clinica in Italia.
“Questa riconferma rafforza il ruolo strategico del San Matteo nel panorama della sanità e della ricerca scientifica, non solo a livello nazionale, ma anche in chiave internazionale – dichiara Alessandro Venturi, presidente dell’IRCCS Policlinico San Matteo -. Il Ministero ha riconosciuto la visione che guida l’Istituto: un modello che integra ricerca, assistenza e formazione in modo sinergico, con l’obiettivo di generare conoscenza, innovazione e valore per i cittadini. Il nostro compito ora è consolidare questo posizionamento, investendo su reti internazionali, giovani ricercatori e medicina traslazionale. Il San Matteo continuerà ad essere un motore di sviluppo scientifico e sanitario per il Paese.”
“Il riconoscimento del Ministero è il risultato concreto del lavoro quotidiano di una comunità fatta di medici, ricercatori, infermieri, tecnici e personale amministrativo – commenta Vincenzo Petronella, direttore generale dell’IRCCS Policlinico San Matteo -. È un attestato che valorizza non solo la qualità della ricerca, ma anche la solidità gestionale, la coerenza organizzativa e la nostra capacità di garantire cure altamente specialistiche. Questa riconferma è per noi un impegno a proseguire con determinazione nel miglioramento continuo, mettendo sempre al centro la persona, la sicurezza e l’eccellenza dei servizi.”
“Questo risultato premia una strategia scientifica solida, costruita su basi metodologiche rigorose e su una visione chiara degli obiettivi di ricerca– chiosa Vittorio Bellotti, direttore scientifico dell’IRCCS Policlinico San Matteo -. Abbiamo rafforzato il nostro impatto scientifico, ampliato la rete delle collaborazioni internazionali e valorizzato il talento interno. Il San Matteo è oggi un luogo in cui la ricerca genera nuove conoscenze che si traducono in innovazione clinica. Abbiamo un forte mandato per coniugare la ricerca sperimentale con quella clinica e sviluppare un’ ancora più forte attenzione al coinvolgimento, nella sfida scientifica, dei pazienti e delle associazioni dei familiari.
Con questa riconferma, il Policlinico San Matteo ribadisce il proprio ruolo di hub nazionale e internazionale per la ricerca biomedica.