E’ polemica a Pavia per il caso del campo nomadi di Piazzale Europa, un’area a poche decine di metri dal fiume Ticino e non lontana dal centro storico. Qui abitano da anni circa 500 sinti, di nazionalità italiana. Nei giorni scorsi il segretario generale del Comune, in una relazione, ha spiegato che l’insediamento è “abusivo”, sotto il profilo urbanistico, ambientale e idrogeologico.
Oggi, venerdì 25 luglio, i consiglieri di minoranza di centrodestra (Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e lista civica Pavia Ideale) hanno tenuto una conferenza stampa a Palazzo Mezzabarba, sede del municipio, per chiedere alla giunta di centrosinistra guidata dal sindaco Michele Lissia di porre rimedio al problema.
“Non vogliamo che qualcuno interpreti la nostra posizione come una preclusione ideologica contro i nomadi – ha sottolineato Nicola Niutta, consigliere comunale e coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia -. Anzi, la nostra intenzione è tutelare chi abita nell’area. Inoltre, visto che è previsto nella zona il progetto ‘Waterfront’ con un investimento di 7 milioni di euro, non vorremmo che per questo problema saltassero i finanziamenti”.
Maria Eugenia Marchetti, consigliera comunale della Lega, ha invitato “il sindaco e la giunta ad informare della questione la Procura: un’azione doverosa, anche per tutelare il Comune”.
Antonio Bobbio Pallavicini, di Forza Italia, ha auspicato che “venga fatta chiarezza al più presto, nell’interesse di tutti i cittadini e per non vanificare 7 milioni di finanziamento”.
Nel corso della conferenza stampa non sono mancate critiche all’operato della giunta e, in particolare, del vicesindaco Alice Moggi.
(Nella foto gli esponenti del centrodestra pavese presenti alla conferenza stampa)
SUL PROFILO INSTAGRAM DE “IL TICINO” POTETE VEDERE PARTE DELL’INTERVENTO DI NICOLA NIUTTA