“Le cure palliative domiciliari”: la realtà della Fondazione Lino Sartori di Pavia

Il convegno si è svolto al Collegio Cairoli

L’aula magna del Collegio Cairoli di Pavia ha ospitato, venerdì 13 giugno, il convegno dal titolo “Le cure palliative domiciliari. Quando il domicilio fa la differenza”, promosso dalla Fondazione Lino Sartori. In apertura il prof. Andrea Zatti, rettore del Cairoli, ha sottolineato “il prezioso contributo della Fondazione Lino Sartori per la diffusione delle cure palliative domiciliari a Pavia e sul territorio provinciale”.

“Siamo nati 35 anni fa come associazione di volontariato e da un bilancio di 50 milioni di lire e una 50ina di malati terminali di cancro assistiti nel 1990, siamo arrivati nel 2024 a 995 assistiti, non solo di cancro, in tutta la provincia di Pavia con un bilancio di 2 milioni e 200mila euro, che equivale a 4 miliardi e 400 milioni di lire per dare un ordine di grandezza – ha ricordato Lieto Sartori, presidente della Fondazione che prende il nome da suo padre -. La prima ragione di questo sviluppo è sicuramente il bisogno di cure palliative in assistenza domiciliare per le patologie irreversibili e croniche. Oggi è più che mai necessario incrementare le cure palliative domiciliari: se attivate per tempo, danno al paziente più tempo per vivere dignitosamente: e il tempo è un dono”.

La vicensidaco Alice Moggi ha spiegato che “il Comune di Pavia è stato tra i primi beneficiari dell’attività della Fondazione Lino Sartori. In 35 anni di presenza ha sostenuto tantissime persone e le loro famiglie, nel momento più difficile della vita. Non solo è ancora presente, ma ha saputo conciliare la natura del volontariato con una crescita economica importante. La Fondazione Lino Sartori ha contribuito a costruire sul nostro territorio una diversa cultura della cura”.

“Le cure palliative in Italia rappresentano una realtà consolidata – ha sottolineato Giovanni Piccinelli, direttore sanitario della Fondazione Lino Sartori -: però, rispetto a parte dell’Europa, siamo ancora in una fase organizzativa. Bisogna anche riconoscere che la legge 38 del 2010 è stata la prima, in ambito europeo, a parlare di cure palliative: una legge quadro di grande importanza, che ha consentito la crescita di diritti fondamentali. In particolare è una legge ‘che tutela il diritto del cittadino ad accedere alle cure pallative e alla terapia del dolore. Mettere a disposizione le cure palliative è un dovere etico”.

Nel corso del convegno sono poi seguiti i numerosi interventi, in ambito clinico e istituzionale, che hanno tracciato un quadro esaustivo delle cure palliative domiciliari. (A.Re.) 

(Nella foto l’intervento di Giovanni Piccinelli, direttore sanitario della Fondazione Lino Sartori)

 

SUL PROFILO INSTAGRAM DE “IL TICINO” POTETE VEDERE UN PASSAGGIO DELL’INTERVENTO DI LIETO SARTORI, PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE LINO SARTORI. SUL PROSSIMO NUMERO DE “IL TICINO”, NELLE PARROCCHIE DELLA DIOCESI DI PAVIA E IN EDICOLA DA VENERDI’ 20 GIUGNO, POTRETE LEGGERE UN ARTICOLO DEDICATO AL CONVEGNO SVOLTOSI AL COLLEGIO CAIROLI