Pavia, i “cubotti” della stazione presidio di sicurezza e punto di ascolto sociale

Gli ambienti sono ora climatizzati, arredati in modo essenziale e dotati di postazioni informatiche e sistemi di allarme

I tre ex infopoint della stazione di Pavia, abbandonati da anni e ridotti in condizioni di degrado, sono stati completamente ristrutturati e riaperti questa mattina. Grazie a un finanziamento governativo ottenuto tramite la Prefettura – per un totale di 62.500 euro – gli spazi sono stati ripensati come presidio di sicurezza e, a breve, come punto di riferimento sociale per l’area della stazione. Gli ambienti sono ora climatizzati, arredati in modo essenziale e dotati di postazioni informatiche e sistemi di allarme. “Abbiamo recuperato locali che erano ormai fatiscenti – spiega l’assessore Faldini – e li restituiamo alla città con una funzione del tutto nuova: vigilanza, decoro e intercettazione del disagio sociale”. Il presidio è già operativo: dal lunedì al venerdì, due agenti della Polizia Locale saranno presenti dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30. L’area sarà inoltre monitorata da vigilanza notturna privata e da un sistema di telecamere puntate sulla piazza. Secondo il sindaco Michele Lissia si tratta di “un avamposto fondamentale per aumentare la percezione di sicurezza in un luogo attraversato ogni giorno da oltre diecimila pendolari”. Nelle prossime settimane i cubotti ospiteranno anche attività legate ai servizi sociali e alle politiche giovanili, con il coinvolgimento di associazioni ed educatori di strada. Un tassello che, come ricorda l’assessora Moggi, “rientra nel piano di riqualificazione degli spazi pubblici degradati, sulla scia degli interventi recentemente realizzati nell’area del Centro Minerva”. L’assessore Brendolise sottolinea infine che il nuovo presidio sarà anche un punto di ascolto: “La presenza degli educatori renderà possibile intercettare fragilità e situazioni di disagio, offrendo un supporto concreto”. Con questa riapertura, il Comune punta a restituire alla città un’area più ordinata, controllata e attenta ai bisogni delle persone che ogni giorno transitano intorno alla stazione.

 

Laura Rossi