“È opportuno istituire un tavolo di confronto continuo tra Lombardia e Piemonte, per definire accordi vincolanti e piani di ripartizione idrica equi e ben definiti tra i nostri due territori, perché gli agricoltori sono i primi custodi della biodiversità in entrambe le Regioni”. Così Silvia Garavaglia (nella foto), presidente di Coldiretti Pavia, è intervenuta oggi, lunedì 3 novembre, durante il convegno “Il futuro del riso inizia con l’acqua. Agricoltura e cambiamento climatico: strategie per uno sviluppo sostenibile” organizzato da Coldiretti Pavia e svoltosi nell’Aula Magna dell’Università di Pavia. In un momento storico segnato dagli effetti devastanti del cambiamento climatico, infatti, i veri custodi dell’ambiente e del patrimonio agroalimentare italiano rimangono gli agricoltori. “Dobbiamo tutelare anche le esigenze delle aziende agricole, soprattutto in periodi di siccità. Per questo motivo – ha detto Silvia Garavaglia – Coldiretti chiede anche di superare l’approccio ideologico a certe tematiche, a partire da quella del deflusso ecologico”.
“Ricordiamoci sempre che, con circa 80 mila ettari coltivati, Pavia è la prima provincia risicola d’Europa – ha aggiunto il presidente provinciale di Coldiretti – E non scordiamoci nemmeno dell’importanza ambientale della coltivazione del riso, oltre a quella economica e sociale: sono infatti oltre 10 mila le famiglie italiane che lavorano nella filiera del riso a livello nazionale, tra imprenditori e lavoratori”. È necessario – sottolinea Coldiretti Pavia – attuare immediatamente la manutenzione delle infrastrutture esistenti in accordo con i Consorzi di bonifica e irrigazione, per evitare di disperdere l’acqua nella stagione invernale e conservarla per quando serve anche grazie alla creazione di nuove vasche e invasi. “In merito alla questione della nuova centrale idroelettrica sul Canale Cavour, la nostra posizione è chiara: l’acqua deve essere sempre garantita agli agricoltori che lavorano ogni giorno per la produzione di cibo – ha dichiarato Silvia Garavaglia – Per questo motivo ogni iniziativa che verrà presa dovrà essere gestita dagli agricoltori tramite i Consorzi di bonifica e irrigazione”. Il clima che cambia costringe tutti ad affrontare dei cambiamenti “Dobbiamo continuare con forza sulla strada della ricerca – ha concluso il presidente di Coldiretti Pavia –. Anche grazie alle sperimentazioni sulle TEA, potremmo selezionare nuove coltivazioni di riso resistenti alla siccità. La recente approvazione all’unanimità in Commissione al Senato della risoluzione sulle Tecniche di Evoluzione Assistita, come da noi sostenuto, conferma la volontà dell’Italia di guidare l’innovazione in campo agricolo e di mettere finalmente la ricerca al servizio degli agricoltori, per affrontare le sfide del cambiamento climatico e della sostenibilità, promuovendo anche l’implementazione di tecnologie irrigue ad alta efficienza per garantire il futuro della risicoltura”.
L’intervento di Ettore Prandini, presidente nazionale di Coldiretti
Al convegno è intervenuto, in videocollegamento, Ettore Prandini, presidente nazionale di Coldiretti. “Chiediamo al Parlamento europeo di bocciare la proposta della Commissione UE di operare tagli alla Politica agricola comune, un’iniziativa che ridurrebbe sensibilmente i fondi destinati all’agricoltura italiana – ha dichiarato Prandini -. Non solo non si devono ridurre le risorse per l’agricoltura, ma è necessario aumentarle – ha sottolineato Prandini -. La questione del cibo è ritenuta essenziale per il futuro del mondo. L’Europa non deve puntare solo all’autosufficienza alimentare, ma anche a essere protagonista sugli altri mercato mondiali”. “L’Italia – ha aggiunto il presidente di Coldiretti – può aumentare le esportazioni se punterà sempre più a una produzione di qualità. Oggi il valore dell’agricoltura nel nostro Paese è di 707 miliardi, con 4 milioni di occupati. Nel 2025, nonostante i problemi legati ai dazi, arriveremo a 70 miliardi per le esportazioni di prodotti agricoli. Insieme al ministro Antonio Tajani stiamo lavorando per far diventare le nostre ambasciate all’estero luoghi di proposte e scambi commerciali, oltre alla loro funzione diplomatica. Nel nostro Paese cercheremo di aumentare la produzione agricola grazie al rapporto con le Università e il mondo della ricerca: un’alleanza che ha sviluppato le TEA per creare piante più resistenti anche ai cambiamenti climatici”. (A.Re.)
SUL PROFILO INSTAGRAM DE “IL TICINO” POTETE VEDERE LE IMMAGINI CON DICHIARAZIONI DI ETTORE PRANDINI, SILVIA GARAVAGLIA, ALESSANDRO ROTA (PRESIDENTE DEL CONSORZIO VILLORESI) E DEL METEOROLOGO ANDREA GIULIACCI. SUL NUMERO DE “IL TICINO” NELLE PARROCCHIE DELLA DIOCESI DI PAVIA E IN EDICOLA DA VENERDì 7 NOVEMBRE, POTRETE LEGGERE UN SERVIZIO SUL CONVEGNO SVOLTOSI IN UNIVERSITA’






