“Tutti vogliamo che questa situazione di guerra e delle sue conseguenze sulla vita delle nostre comunità finisca quanto prima, e dobbiamo fare tutto il possibile perché questo avvenga, ma non dobbiamo farci illusioni”. Lo ha detto il Patriarca di Gerusalemme, il Cardinale Pierbattista Pizzaballa, nell’omelia della S. Messa di venerdì 15 agosto per l’Assunzione che ha celebrato ad Abou Gosh.
“La fine della guerra non segnerebbe comunque la fine delle ostilità e del dolore che esse causeranno. Dal cuore di molti – ha proseguito il Patriarca – continuerà ancora ad uscire desiderio di vendetta e di ira. Il male che sembra governare il cuore di molti, non cesserà la sua attività, ma sarà sempre all’opera, direi anche creativo. Per molto tempo ancora avremo a che fare con le conseguenze causate da questa guerra sulla vita delle persone”.
“Sappiamo che prima o poi il drago – ha sottolineato il Cardinale con riferimento all’immagine del male delle Letture di oggi – sarà vinto. Ma sappiamo che ora bisogna sopportare, sapendo che il drago continuerà ad imperversare nella storia. E il sangue causato da tutto questo male”, “di qualsiasi altro innocente, non solo qui in Terra Santa, a Gaza come in qualsiasi altra parte del mondo, non è dimenticato. Non è buttato via in qualche angolo della storia”. (ANSA)
Il Card. Pizzaballa sarà a Pavia il prossimo 27 agosto, alle 21, per un incontro nella chiesa di S. Maria del Carmine; giovedì 28 agosto, alle 18.30, presiederà nella basilica di S. Pietro in CIel d’Oro la celebrazione di chiusura della Festa di S. Agostino.
(Foto Agensir – Marco Calvaresi)