Un ordine del giorno per chiedere alla Regione Lombardia di fermare il piano di abbattimento di storni e fringuelli è stato presentato a Pavia dal consigliere comunale Vincenzo Nicolaio e dall’assessore Lorenzo Goppa, con il sostegno dei gruppi di maggioranza. Il documento prende posizione contro la delibera approvata dalla Conferenza Stato-Regioni che, per il 2025, autorizza l’abbattimento di oltre 230mila storni e 581mila fringuelli a livello nazionale. Solo in Lombardia sarebbero consentiti 41mila storni e 97mila fringuelli. “Il fringuello pesa 20 grammi, meno di una cartuccia da caccia. È assurdo uccidere per puro divertimento”, ha dichiarato Nicolaio, denunciando «la sudditanza alle lobby dei cacciatori» e criticando il governo per “ignorare la scienza e la direttiva Uccelli dell’Unione Europea, che tutela queste specie da oltre 12 anni”. L’assessore Goppa ha definito la misura “una scelta folle che calpesta la biodiversità”, annunciando che il Comune di Pavia continuerà a sostenere campagne di sensibilizzazione attraverso il Centro di Educazione Ambientale (CREA). Nella stessa seduta sono state citate anche le modifiche contenute nel contestato DDL Lollobrigida e gli emendamenti al DL Montagna che riaprono la caccia sui valichi montani. “Si tratta di pratiche dannose e crudeli – ha aggiunto Goppa – che rischiano di compromettere l’equilibrio ecosistemico”. Il Comune ha invitato cittadini e associazioni ambientaliste a sostenere la battaglia: “Sarà lunga e complessa, ma necessaria per difendere la fauna selvatica”.
Laura Rossi