Di Laura Rossi
Martedì 27 maggio alle 18, al Polo Tecnologico di Pavia, si celebra il quinto anniversario del progetto “Nessuno si salva da solo”, nato nei primi mesi dell’emergenza Covid e divenuto oggi un punto fermo della solidarietà cittadina. Sostenuto da Caritas di Pavia, sotto la guida di don Franco Tassone e suor Mabel Mariotti, e promosso da numerose associazioni, il progetto ha raccolto quasi 350mila euro, coinvolgendo circa 380 donatori e realizzando oltre 300 interventi di sostegno. Di questi, ben 150 sono stati dedicati alla lotta contro la povertà educativa. Paolo Montagna, tra gli ideatori dell’iniziativa insieme a Daniela Bonanni, commenta così il percorso fatto e le nuove sfide all’orizzonte: “In quest’ultimo periodo ci siamo concentrati molto sulla povertà educativa. È una delle emergenze più forti oggi, accanto a problematiche già note come casa e utenze, dove però Caritas ha già strumenti consolidati. Noi ci siamo mossi per aiutare bambini e ragazzi a partecipare a iniziative sociali, sportive e culturali: dai Grest alle attività musicali e sportive”. “La questione non è solo economica – continua Montagna -, ma anche sociale: dare a questi minori l’opportunità di partecipare significa favorire l’integrazione e prevenire il disagio. Un ragazzo che ha il suo tempo occupato è meno esposto a situazioni rischiose rispetto a chi resta per strada senza riferimenti”. L’incontro sarà anche l’occasione per annunciare nuove collaborazioni e progetti futuri. “Due nuove associazioni si sono unite a noi: il Kiwanis Club Visconteo e ‘Un amico nel cuore’. Con loro stiamo organizzando uno spettacolo benefico al Teatro Fraschini, previsto per ottobre. Il ricavato sarà destinato a sostenere l’accesso dei minori ad attività sportive”. Un’altra novità riguarda il supporto al progetto di housing sociale coordinato da Caritas, in particolare nella casa di Ca’ della Terra, che oggi accoglie mamme con bambini in difficoltà.
“È un tassello importante – sottolinea Montagna – perché l’integrazione passa anche dalla stabilità abitativa.” All’incontro interverrà anche l’avvocato Papa Abdoullaye Mbodj, del Foro di Milano, con una testimonianza personale intitolata “L’educazione: strumento e motore di integrazione e sviluppo”, emblematica del senso profondo del progetto. Cinque anni dopo, “Nessuno si salva da solo” continua a essere un laboratorio attivo di comunità, capace di rinnovarsi e crescere, nella convinzione che la solidarietà non è un gesto isolato, ma un cammino condiviso.