Maltempo: fiumi sotto osservazione in provincia di Pavia

E' cresciuto il livello di Po, Ticino e Sesia. Preoccupazione per l'agricoltura

C’è preoccupazione in provincia di Pavia per il livello dei fiumi, cresciuti in seguito all’ondata di maltempo che sta interessando l’area nord-occidentale dell’Italia. Il Po a Casei Gerola, alle 13 di oggi, giovedì 17 aprile, era già salito a 3 metri e 25 centimetri sopra lo zero. Sale anche il Ticino, per il quale si guarda alla situazione del Lago Maggiore. La Provincia di Pavia ha deciso oggi di chiudere, in via precauzionale, il Ponte in Barche di Bereguardo, dove il fiume aveva superato la quota di un metro e dieci sopra lo zero. Il Comune di Pavia ha diffuso oggi pomeriggio l’allerta della Protezione Civile; il sindaco Michele Lissia ha effettuato un sopralluogo nella zona del Borgo Basso (nella foto), dove la pista ciclabile lungo il fiume è allagata ed è stata transennata.

A destare i maggiori timori è il Sesia che a Palestro, al confine con la provincia di Vercelli, è arrivato a toccare, questa mattina alle 11, il livello di 5,27 metri sopra lo zero.

Alcune strade, completamente allagate, sono state chiuse temporaneamente al traffico: è il caso delle provinciali Albaredo Arnaboldi-San Cipriano, in Oltrepò Pavese, e Rosasco-Palestro, in Lomellina. Sempre in Lomellina, chiuso anche il ponte di Candia lungo la statale 494 tra Casale Monferrato (Alessandria) e Mortara. Nell’Oltrepò montano strade invace dal fango tra Pietra Gavina e Varzi.

Le previsioni meteorologiche indicano un parziale miglioramento tra domani e sabato, mentre nella giornata di Pasqua dovrebbe tornare la pioggia.

 

Le preoccupazioni per l’agricoltura

 

L’ondata di maltempo delle ultime ore preoccupa anche per i possibili danni che potrebbe provocare all’agricoltura in provincia di Pavia. “I nostri tecnici – fa sapere Coldiretti Pavia – stanno monitorando la situazione per raccogliere eventuali indicazioni di danni o criticità. Al momento si segnalano campagne sott’acqua nell’area di Varzi e risaie già seminate allagate a causa dell’esondazione del fiume Sesia nella zona dei comuni di Candia Lomellina e Palestro. Una situazione che potrebbe costringere gli agricoltori a dover riseminare e lavorare nuovamente i terreni sommersi”.

“Siamo di fronte – sottolinea la Coldiretti – ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione del clima con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal caldo al maltempo. L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici, ma è anche il settore più impegnato per contrastarli. Si tratta di una nuova sfida per le imprese agricole che devono affrontare gli effetti sui cicli delle colture e sulla gestione delle acque, per la quale servono investimenti per la manutenzione, risparmio, recupero e regimazione”.