Il Santo Natale 2024 nel segno della Speranza

Le S.Messe celebrate dal Vescovo Corrado Sanguineti nel Duomo di Pavia

“Se la nascita di ogni bimbo è un dono che rallegra l’anima, se il miracolo di ogni vita umana, che prende forma nel grembo di ogni donna madre, è un prodigio che dovrebbe sempre colmarci di stupore e di tremore – chi tra voi è madre lo sa, che mistero e che sussulto del cuore sentire crescere in sé una nuova vita, una nuova creatura, che i genitori attendono e cui già pensano, scegliendo un nome – la nascita che accade questa notte è così unica che da essa contiamo gli anni, e anche se oggi si tende a vivere un Natale senza Gesù, senza la memoria di Colui che è la ragione e l’origine della festa, comunque non si riesce a cancellare totalmente dalla vita e dalla memoria profonda dei popoli e delle persone Cristo, l’annuncio della fede cristiana che da duemila anni risuona di generazione in generazione: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore» (Lc 2,10-11). Come abbiamo cantato nel salmo responsoriale: «Oggi è nato per noi il Salvatore»”.

Lo ha detto Mons. Corrado Sanguineti, Vescovo di Pavia, durante la Santa Messa nella Notte di Natale, celebrata alle ore 24 di martedì 24 dicembre.
Mons. Sanguineti ha poi concluso così l’omelia della Santa Messa di Natale del giorno, nel pomeriggio del 25 dicembre in Cattedrale: “Il Natale di Cristo è l’inizio, avvenuto nel silenzio di quella notte, con pochi testimoni, irrilevanti per la grande storia – Maria e Giuseppe e i pastori – di questo avvenimento di vita nuova, di questa storia che oggi ci raggiunge e ci coinvolge attraverso la vita della Chiesa del Signore.
Il Giubileo che si apre davanti a noi è una grande occasione in cui riscoprire la forza e la grazia di Cristo, in cui attingere la misericordia del Padre nei sacramenti e nel dono dell’Indulgenza, e se lo vivremo bene, con il cuore, accogliendo le proposte della Chiesa, valorizzando gli antichi gesti del pellegrinaggio, della penitenza, della preghiera, delle opere di misericordia, ne usciremo più lieti e più certi nella fede, e sapremo ritrovare la ragione della nostra speranza”.

Anno Santo 2025: l’apertura del Giubileo Diocesano

Domenica 29 dicembre sarà un giorno molto speciale: si svolgerà, infatti, l’apertura del Giubileo Diocesano che prenderà avvio alle ore 15.30, nella Chiesa di Santa Maria del Carmine, dove avrà luogo un momento di preghiera seguito poi da una processione verso la Cattedrale, dove si terrà la celebrazione eucaristica giubilare. Il Giubileo 2025 si aprirà ufficialmente a Roma alle ore 19 del giorno 24 dicembre, Vigilia di Natale: Papa Francesco, in quella occasione, procederà all’apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro, un momento molto sentito e atteso dal popolo cristiano. Il giorno 29 dicembre, invece, ogni Diocesi procederà all’avvio dell’Anno Santo diocesano, in comunione con tutta la Chiesa.

(nella foto Natività Mistica, 1501, particolare; Sandro Botticelli, National Gallery di Londra)